Trattativa Stato-mafia: Berlusconi in aula a Palermo

Trattativa Stato-mafia: Berlusconi in aula a Palermo. Citato dai legali dell’imputato Dell’Utri

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Trattativa stato-mafia: Berlusconi in aula a Palermo (Getty)

Trattativa Stato-mafia: Silvio Berlusconi è giunto nell’aula bunker dell’Ucciardone di Palermo per deporre davanti alla Corte d’Assise d’Appello. L’ex premier è testimone nel processo di secondo grado sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia.

Citato dai legali dell’imputato Marcello Dell’Utri, verrà sentito come testimone assistito.

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L’ex Cavaliere potrà avvalersi della facoltà di non rispondere

Berlusconi ha la possibilità di avvalersi della facoltà di non rispondere e ha ottenuto di essere sentito come teste assistito, indagato per le stragi del 1993. E’ oggi lui il teste corte d’Assise d’Appello di Palermo. Corte che sta celebrando il processo di secondo grado sulla cosiddetta Trattativa tra pezzi dello Stato e Cosa nostra. 

La difesa di Marcello dell’Utri avrebbe chiesto alla Corte d’assise d’appello la proiezione di un video contenente una intervista a Silvio Berlusconi fatta il 20 aprile 2018. La Corte d’assise d’appello si è ritirata in camera di consiglio per decidere. Intanto Berlusconi si trova in una stanza accanto al bunker in attesa della deposizione.

Fino a oggi Berlusconi era sempre riuscito ad evitare di recarsi in Sicilia per questioni giudiziarie. Stavolta non ha potuto farne a meno, citato dai legali di Dell’Utri.

La trattativa Stato-mafia definisce quella che fu una negoziazione tra  tra importanti funzionari dello Stato italiano e Cosa Nostra. Ossia l’organizzazione mafiosa tristemente famosa per i numerosi delitti commessi. La trattativa fu portata avanti nel periodo successivo alla stagione delle stragi del 1992 e del 1993. Stragi nelle quali furono uccisi i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Lo scopo era quello di arrivare ad un’accordo e a delle forme di reciproca convivenza, con l’obiettivo anche di far cessare delle stragi.

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