Matteo Renzi: “Alla Leopolda sarò chiarissimo”

Sulla ventilata scissione dell’ala renziana dal Pd interviene lo stesso Matteo Renzi promettendo che farà chiarezza in occasione della “Leopolda”

Matteo Renzi (Getty Images)

 

 

Da giorni si rincorrono le voci sul possibile abbandono del Pd da parte dell’ex segretario e Premier Matteo Renzi. Un’ipotesi che prende corpo anche alla luce dei malumori e dei mal di pancia manifestati da autorevoli esponenti dell’ala renziana del Pd, dal sindaco di Firenze Dario Nardella all’ex Ministro Maria Elena Boschi, che lamentano l’assenza di un rappresentante toscano nella delegazione di Ministri, viceministri e sottosegretari del Pd all’interno della compagine governativa giallorossa congetturando una manovra discriminatoria ai danni dell’ex Premier Matteo Renzi. Ora, in un’intervista concessa al Corriere fiorentino, è il diretto interessato, Matteo Renzi, a fare strame di tutte le illazioni rinviando alla Leopolda, la convention dei renziani divenuta ormai un appuntamento fisso dell’autunno politico italiano, il momento in cui fare chiarezza in merito al proprio futuro nel Pd: “Le chiacchiere stanno a zero. Di politica nazionale parleremo alla Leopolda e sarò chiaro come mai in passato. La priorità adesso è Firenze”. Infine, sull’assenza nel governo Conte bis di ministri,viceministri e sottosegretari toscani ha puntualizzato: “L‘interesse del Paese viene prima di quello dei singoli e io l’ho dimostrato. Detto questo, quando Firenze alza la voce lo fa a ragione, mai a torto”.

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Matteo Renzi: “Alla Leopolda farò chiarezza”. Di Maio lancia il “Patto civico”

Non solo l’ipotesi di scissione dell’ala renziana, in questi giorni a tenere banco in casa Pd è la proposta, avanzata dal neoministro Franceschini, di estendere l’alleanza di governo con il M5S al territorio in vista delle Regionali ricevendo, però, un netto e categorico “no”dai grillini. Tuttavia, si registra una timida apertura dei grillini, con il loro capo politico Luigi Di Maio che, in una lettera aperta al QN, propone un “Patto civico” in ottica Regionali in Umbria per rigenerare il patto di fiducia cittadini-istituzioni: “Le forze politiche di buon senso facciano un passo indietro e lascino spazio a una giunta civica, che noi saremmo disposti a sostenere esclusivamente con la nostra presenza in consiglio regionale senza pretese di assessorati o incarichi a patto che chi ci sta faccia lo stesso”.

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