Regno Unito, 26enne fa uno scherzo ad un amico che poco dopo muore

Un 26enne per scherzo aggiunge 27 pillole di antidepressivi alla birra di un amico che dopo tre ore di agonia muore: è successo nel Kent, Regno Unito

(Getty Images)

“Chi trova un amico trova un tesoro”, “I veri amici si vedono nel momento del bisogno”, “Quando cadi e ti rialzi capisci chi sei, quando cadi e sei ancora a terra, capisci i tuoi veri amici”, rispettivamente proverbi ed aforisma, quest’ultimi, che certificano l’importanza nella vita di ogni essere umano di un buon amico. Avere un amico, o più amici, significa poter condividere il proprio carico di frustrazioni, dolori e delusioni, avere una spalla su cui piangere e ricevere in cambio una parola di conforto e di incoraggiamento. Ma l’amicizia si nutre anche di momenti di ilarità, di spensieratezza e perfino di goliardate, soprattutto in giovane età. Purtroppo talvolta si esagera e le conseguenze sono letali: nel Regno Unito, precisamente nel Kent, un ventiseienne, Lee Webster, per fare uno scherzo ha allungato la birra che stava bevendo l’amico Jason Wood con 27 pillole di antidepressivi.

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Regno Unito, ventiseienne fa uno scherzo ad un amico che poco dopo muore. Il legale: “Non voleva ucciderlo”

L’amico, che era un nano alto un metro e quaranta, subito dopo aver sorbito la birra ha subito avvertito un sapore strano. Non ha fatto in tempo a sorseggiarla ancora che si è accasciato a terra privo di conoscenza. Il ragazzo è stato subito soccorso dall’amico ma dopo tre ore di terapia intensiva è morto. Il legale difensore di Lee Webster, come riferisce il portale barnitalianews.it, ha provato a giustificare il comportamento del proprio assistito: “E’ vero, è stata una cosa stupida. Ma Lee e Jason erano buoni amici. Non voleva ucciderlo”. Tuttavia, le forze dell’ordine hanno fermato e poi arrestato Lee Webster con l’accusa di omicidio.

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