Governo M5S-Pd: prime tensioni sul programma

Il Premier incaricato Conte è già al lavoro per mettere a punto squadra di governo e programma sul quale emergono le prime frizioni tra M5S e Pd sui punti chiave 

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Il Premier incaricato Giuseppe Conte (Getty Images)

Come annunciato durante il breve incontro con la stampa dopo aver accettato con riserva l’incarico di formare un nuovo governo, il Premier incaricato Giuseppe Conte ha già avviato il proprio giro di consultazioni di tutti i gruppi politici in modo da potersi poi concentrare nel mettere a punto la squadra di governo e programma. Ha definito il costituendo esecutivo giallorosso un “governo per e non contro” nel segno della novità, tuttavia l’incipit è nel solco della tradizione, con le prime frizioni che emergono sul programma: a parte il consenso sul disinnesco della clausola di salvaguardia dell’innalzamento dell’Iva, al momento le due forze politiche che hanno espresso il sostegno al Premier incaricato, M5S e Pd, sono distanti su molti dossier chiave, come l’Europa, con il Capo dello Stato Mattarella che incalza chiedendo garanzie su 4 dicasteri.

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Governo M5S-Pd: prime tensioni sul programma. M5S: “Decidono gli iscritti”

Dopo conferme e mezze smentite a seguito delle voci di corridoio che si rincorrevano sull’eventualità del voto degli iscritti alla piattaforma Rousseau sull’accordo di governo M5S-Pd, a mettere il punto alla querelle è un un post pubblicato sul Blog delle Stelle in cui, tra l’altro, si stigmatizza come fake news la notizia dell’hackeraggio della piattaforma Rousseau: “Far votare i propri iscritti sulle scelte fondamentali per l’Italia è il metodo del MoVimento 5Stelle. Rappresenta da sempre il nostro valore fondante ed è altamente democratico. Sono valori democratici che non barattiamo per nulla e chiediamo vengano rispettati. Il Pd ha i propri organi decisionali, noi abbiamo il nostro: gli iscritti”. Intanto Salvini, che bolla l’esecutivo giallorosso come espressione delle “cancellerie” europee, ha annunciato per il 19 ottobre una mobilitazione dei propri militanti definendola “una grande giornata di orgoglio“.

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