Ursula Von Der Leyen, Presidente della Commissione Europea: il voto

Ursula Von Der Leyen eletta presidente della Commissione Europea a Strasburgo con uno scarto di soli 9 voti. La Lega si infuria con M5s.

Ursula von der Leyen commissione Europea
Ursula von der Leyen nel suo discorso alla Commissione Europea prima del voto (Getty Images)

Dopo essere stata designata dai Ventotto dell’Unione Europea il 2 luglio, ieri Ursula Von der Leyen è stata ufficialmente eletta dai 733 deputati europei a Strasburgo che hanno espresso il loro voto con scrutinio segreto: 383 voti a favore, 327 contrari, 22 astenuti, 1 scheda nulla. Ursula von der Leyen è così diventata la prima donna Presidente della Commissione Europea ed entrerà in carica il 1 novembre.

Ursula succederà al lussemburghese Jean-Claude Juncker che 5 anni fa fu eletto con una maggioranza molto netta: 422 sì e 250 contrari. Desta infatti non poca preoccupazione che la politica tedesca sia stata nominata con uno scarto di soli 9 voti rispetto al quorum necessario di 374 voti e alcuni già lamentano che all’Europarlamento non ci sia una maggioranza solida. Il voto di 14 eurodeputati M5s e di 26 conservatori polacchi sembra essere stato decisivo per la Von der Leyen, che non è invece stata appoggiata dal gruppo dei sovranisti Identità e democrazia – di cui fa parte la Lega, il partito di Marine Le Pen e i tedeschi di Alternative für Deutschland.

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Ursula Von Der Leyen: il voto a Strasburgo e la rabbia della Lega

Il sostegno del M5s a Ursula Von der Leyen ha fatto infuriare i colleghi di Governo della Lega che hanno definito “gravissimo il voto europeo: Von der Leyen passa grazie all’asse Merkel, Macron, Renzi, 5 stelle. Avrebbe potuto essere una svolta storica: la Lega è stata coerente con le posizioni espresse finora, ha tenuto fede al patto con gli elettori e difende l’interesse nazionale”. Prima dell’elezione la donna, 60 anni, sposata, 7 figli, molto vicina ad Angela Merkel, ha tenuto un discorso di 15 minuti che ha così concluso: “Prima di passare al voto vorrei concludere con una citazione di uno statista greco, uno dei fondatori della democrazia: il segreto per la felicità è la libertà, il segreto della libertà è il coraggio, quindi dimostriamo coraggio insieme per l’Unione europea». La citazione riprende l’epitaffio di Pericle nella Storia della guerra del Peloponneso.

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