Roma, una città blindata per accogliere Putin

(Getty Images)

Una Roma blindata ha accolto stamattina il Presidente russo Putin per la sua visita lampo: in agenda incontri con il Papa e le più alte istituzioni italiane

Imponente dispositivo di sicurezza a Roma durante la visita di stato, oggi, del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. Una Capitale blindata attende il leader del Cremlino che ritorna in Italia per la prima volta dal 2015: vie chiuse al traffico, agenti in strada e cecchini sui tetti, divieto assoluto di cortei e manifestazioni.  Già da ieri sera la Green zone che delimita gran parte del centro storico è operativa, con varchi chiusi e controlli rigorosi. Per scongiurare il rischio di attentati terroristici orchestrati utilizzando camion e furgoni dalle 19 di ieri la zona di sicurezza è interdetta anche per il trasporto delle merci. Al centro dei colloqui che l’ex funzionario del Kgb avrà con i massimi rappresentanti delle istituzionali italiane e con il Sommo Pontefice la guerra congelata in Ucraina, che continua nel silenzio mediatico a mietere vittime, l’escalation militare in Libia, la crisi istituzionale in Venezuela, la complessa questione atomica iraniana e le sanzioni europee contro Mosca.

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Roma, una città blindata per accogliere Putin: l’agenda dei suoi incontri istituzionali

Fittissima l’agenda degli incontri istituzionali dello “zar” Vladimir: alle  ore 13.00 prima tappa in Vaticano per l’incontro con il Papa, fortemente voluto da Putin che aspira ad accreditarsi quale difensore della cristianità d’oriente. Del resto la Santa Sede in più di un’occasione ha definito provvidenziale l’intervento della Russia nella guerra civile in Siria in quanto ha salvato dall’estinzione le locali comunità cristiane. Nel primo pomeriggio Putin salirà al Quirinale per l’incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Poi il leader del Cremlino insieme al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte terrà una conferenza stampa congiunta a Palazzo Chigi. Successivamente, intorno alle 18.30, interverrà al Forum di dialogo italo-russo della società civile. Una cena di lavoro, offerta a Palazzo Madama dal Premier Conte, concluderà le 11 ore romane di Putin. Tra i commensali anche Matteo Salvini e Luigi Di Maio, il Ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi e perfino, come riporta l’edizione on line de La Repubblica, l’assaggiatore di Putin. Infatti lo zar Vladimir non addenta alcuna pietanza se non sia stata prima controllata accuratamente non solo per saggiarne la qualità ma anche per verificare che non sia stata avvelenata.

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