Nomine Unione Europea: gli esiti e la posizione dell’Italia

Con il Presidente del Parlamento Europeo appena eletto, si sono concluse le nomine dei vertici dell’Unione Europea. Vediamo chi sono.

Nomine Unione Europea
I nomi dei nuovi vertici dell’Unione Europea (Foto Pixabay)

Si sono concluse da poco le nomine ai vertici UE. Ieri, due donne hanno ottenuto il sostegno degli Stati Membri per guidare la Commissione europea e la Banca centrale europea, rompendo con più di 60 anni di dominio maschile nelle posizioni di dominio delle istituzioni dell’UE.

Dopo tre giorni di tortuosi negoziati, il ministro della difesa tedesco, Ursula von der Leyen , ha ricevuto l’appoggio dei capi di stato e di governo per sostituire Jean-Claude Juncker come presidente della Commissione a Bruxelles. E l’amministratore delegato francese del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, si trasferirà a Francoforte per prendere il posto di Mario Draghi come prima donna presidente della BCE una volta che sarà formalmente firmato dal gruppo dell’Eurozona.

Il presidente della Francia, Emmanuel Macron, aveva proposto la Von der Leyen a guidare la commissione dopo che Ungheria, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia e Italia avevano respinto la candidatura dell’ex ministro olandese degli esteri Frans Timmermans. Mentre i Paesi dell’Estero, i cosidetti Four Visegrad, avevano votato no a Timmermans per le sue critiche ai governi populisti che non proteggono l’indipendenza del loro sistema giudiziario, il presidente Conte lo aveva rifiutato perché la sua nomina era stata scelta dall’asse franco-tedesco in occasione del vertice di Osaka. Conte ha poi espresso il suo pensiero completo sulla vicenda nomine UE in una conferenza stampa trasmessa in diretta sul suo account Facebook. Macron ha tenuto a far sapere che anche su queste scelte l’asse franco-tedesco ha pesato.

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Nomine Unione Europea: gli altri “eletti” e il commento del governo

Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano, il governo si reputa soddisfatto per entrambi i nomi ai due vertici UE, dato la politica della Lagarde affine a Mario Draghi e l’attenzione ai temi sociali della Von der Leyer. Anche il ministro dell’economia Tria ha espresso la sua stima nei confronti della Lagarde.

Il primo ministro belga, Charles Michel, 43 anni, è stato scelto per sostituire Donald Tusk come Presidente del Consiglio Europeo. Il ministro degli esteri spagnolo Josep Borrell, 72 anni, diventerà l’Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri, sempre se otterrà la ratifica il voto.

E’ da poco stato nominato anche il terzo presidente dei vertici UE, ossia quello del Parlamento Europeo. La presidenza da Antonio Tajani passa a un’altro italiano, David Sassoli, esponente del PD. Sassoli vanta una lunga carriera come giornalista (Il giorno, Tg3) e conduttore (Tg1). La scelta data all’Italia mantiene un equilibrio alle posizioni ottenute dall’asse franco-tedesco.

T.F.

 

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