Nomine Ue, Conte: ” Commissario economico di peso “

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Il Premier Giuseppe Conte (Getty Images)

Il Premier Conte, impegnato a Bruxelles nell’ambito del Consiglio europeo, rivendicato un commissario economico di peso per l’Italia

Continua ad oltranza la maratona del Consiglio europeo di Bruxelles chiamato a decidere sulle nomine ai vertici delle istituzioni europee. Una partita resa ancora più complicata dai veti contrapposti, almeno dieci di capi di stato e di governo del PPE contrari al socialista olandese Frans Timmermans quale Presidente della eligenda Commissione, con l’Italia che velatamente è stata accusata di aver fatto blocco con i Paesi del c.d. Gruppo di Visegrad. Tuttavia, il Premier Conte, arrivando a Bruxelles per la ripresa del Consiglio europeo, ha specificato: ” Occorrevano almeno 8 Paesi per creare un blocco, quindi è scorretto dire che l’Italia abbia fatto strategia con i Paesi Visegrad. Abbiamo fatto asse con 10 Paesi “. Nel contempo il Premier ha ribadito la richiesta di un commissario economico di peso per l’Italia.

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Nomine Ue, Conte: ” Commissario economico di peso, possibilmente donna “

Non solo la rivendicazione di un portafoglio economico strategico e della partecipazione con pari dignità alla decisione finale sulle nomine ma anche l’auspicio, da parte del Premier Conte, di una personalità di spessore donna per ricoprire il ruolo di Presidente della futura Commissione. Intanto riesplode la polemica tra la Francia e Salvini sulla questione migranti alla luce del caso dell’arresto della comandante della nave gestita dall’ong Sea Watch 3. ” L’Italia non è un Paese indegno  ma il comportamento del Ministro dell’Interno Salvini sulla questione migranti  non è accettabile “. Così in un’ intervista la portavoce del governo transalpino Ndiyaye. Immediata e piccata la replica di Salvini: ” Il mio comportamento sull’immigrazione è inaccettabile? Il governo francese la smetta d’insultare e apra i suoi porti. Gli italiani hanno già accolto e speso troppo. Prossimi barconi? A Marsiglia “. Insomma, non proprio quello che serviva nel momento in cui è fondamentale tessere alleanze in vista delle nomine ai vertici delle istituzioni europee.

 

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