Torino, droga per la movida: 8 arresti

 

 

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Retata, a Torino, contro i pusher che rifornivano di droga la movida giovanile: 7 arresti ed un obbligo di dimora. La compravendita avveniva via WhastApp e Facebook

Una movida sfrenata e sregolata turba il sonno dei tanti residenti nei quartieri, di ogni grande centro urbano, i cui sono ubicati i ritrovi più frequentati da giovani e giovanissimi. Oltre agli schiamazzi, musica ad alto volume e fiumi di alcol, i residenti lamentano anche il fatto che spesso i locali della movida diventano le succursali delle principali centrali dello spaccio di sostanze stupefacenti. I carabinieri di Torino, infatti, hanno eseguito 8 misure cautelari per spaccio di droga nel quartiere Vanchiglia, in particolare in Piazza Santa Giulia, cuore della movida giovanile sabauda, in cui è ubicato un circolo privato, estraneo al mercimonio di droga, che fungeva da base logistica dei pusher, ed in altri bar “selezionati e sicuri” di tutta la città.

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Torino, droga per la movida: 8 arresti. Lo spaccio “2.0”

In tempi in cui imperano i social network anche le modalità di compravendita delle sostanze stupefacenti utilizzate dai pusher sfruttavano le potenzialità della messaggistica dei principali social network: le contrattazioni tra spacciatore e cliente avvenivano tramite messaggi su WhatsApp e post su Facebook usando un linguaggio cifrato mentre la merce veniva consegnata in uno dei locali della movida giovanile a Vanchiglia o a Piazza Santa Giulia. 40 gli acquirenti identificati, 8 i soggetti finiti nella rete degli investigatori: sette sono stati tradotti in carcere mentre un ottavo complice è stato sottoposto ad obbligo di dimora. La banda era composta da 3 italiani, 1 tunisino e 4 albanesi, specializzati soprattutto nello smercio di cocaina.

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