Roma, casa assegnata a famiglia Rom: ancora tensioni a Casal Bruciato

Roma, casa assegnata a famiglia Rom: ancora tensioni a Casal Bruciato
Polizia, blindato (Vajotwo, Wikipedia)

Tensioni a Casal Bruciato, Roma, tra Asia Usb e CasaPound: proteste dei cittadini in seguito all’assegnazione di un alloggio popolare ad una famiglia Rom

Non cala la tensione a Casal Bruciato, nella periferia di Roma: in seguito all’assegnazione di un alloggio popolare ad una famiglia Rom in Via Satta, arrivano le proteste, sin da lunedì sera, di un gruppo di cittadini insieme ai militanti di CasaPound.

Nel primo pomeriggio, Asia USB l’arrivo nel palazzo del movimento di sinistra Asia, che ha manifestato in strada in solidarietà dei rom. Intanto i militanti di CasaPound, nel cortile del palazzo insieme ai residenti, ha urlato slogan come: “Il quartiere non vi vuole. Buffoni”. “Hanno il permesso di stare lì dentro al presidio? Fascisti di m…” urlano i manifestanti di Asia dall’altra parte del cancello.

Intanto una madre e un bimbo della famiglia nomade sono entrate nel palazzo a Casal Bruciato scortate dalle forze dell’ordine dall’ingresso laterale di via Satta.

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Roma, Casal Bruciato: offese, urla e insulti rivolti ai Rom

Li vogliamo vedere tutti impiccati, bruciati”. A dirlo, secondo quanto riportato da RaiNews, alcune donne radunate nel cortile condominiale di via Satta a Casal Bruciato a Roma dove da ieri è scoppiata una nuova protesta contro i Rom.

“A mio nipote quando aveva 11 anni gli hanno puntato un coltello alla gola per rubargli un euro” racconta una residente. “Richiamiamo Mussolini che è morto?”, dice un’altra ironicamente. “Magari” rispondono altri in coro. “Abbiamo paura – dicono altri – qui i nomadi non devono venire. Hanno una brutta fama, non li vogliamo”.

Tra loro soprattutto anziani.”Abito qui dal ’66  – dice una – sono tra i tanti alluvionati di Prima Porta del ’65. Già dal 2010 ho dato l’acconto per acquistare la casa. Tanti sacrifici per una casa e poi ci troviamo in queste condizioni”. “Nessuno li vuole perché devono venire qui? – continuano – sfasciano tutto e rubano. Un mesetto fa di pomeriggio stavo tornando a casa e mi si è avvicinata una donna con la scusa di un indirizzo e sentivo un odore forte. Secondo me voleva stordirmi”

Intanto, all’arrivo di alcuni manifestati dei movimenti che sventolano bandiere dell’Asia Usb, sono volate parole grosse: “Siete nemici del popolo vergogna”, urlano al loro indirizzo i militanti di Casapound e alcuni abitanti. “Violentatori, ridicoli” rispondono gli altri. Al centro dei due gruppi due cordoni delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa

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