Camorra, blitz dei carabinieri ad Afragola: arrestato un latitante

Camorra, blitz dei carabinieri ad Afragola: arrestato un latitante
Carabinieri (djedj, Pixabay)

I carabinieri, con un blitz ad Afragola, hanno arrestato il latitante della Camorra Giuseppe Monfregola, ritenuto elemento di spicco della malavita ad Arzano

Attraverso una imponente operazione, un blitz dei carabinieri, è stato arrestato il latitante della Camorra Giuseppe Monfregola, di anni 40, ritenuto essere un elemento di spicco della malavita ad Arzano.

Stando a quanto riportato, l’uomo si nascondeva all’ultimo piano di una palazzina in via duca d’Aosta ad Afragola. Tutta la zona è stata cinturata dai carabinieri, dapprima però  sorvegliata dall’alto da un elicottero dell’arma. Dopo due ore, l’uomo si sarebbe affacciato al balcone e avrebbe detto in tono di sfida: “Sono qui”.

L’uomo, conosciuto come ‘O uallarus’, sarebbe considerato tra l’altro braccio destro di Pietro Cristiano e del figlio Pasquale, attualmente in carcere con l’accusa di estorsione e traffico di droga.

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Afragola, blitz anti camorra dei carabinieri e arresto di un latitante: il fatto

Il blitz anti camorra in cui i carabinieri hanno arrestato il latitante ad Afragola, è iniziato intorno alle 18 di oggi pomeriggio in via Vico II Duca degli Abruzzi. Le operazioni sono state condotte in collaborazione coi reparti speciali.

La vicenda è stata ripresa in diretta e ha destato la curiosità di numerosi passanti che hanno filmato coi cellulari. Inizialmente si era ipotizzata una rapina con persone tenute in ostaggio, ma poi sono emersi i particolari inerenti l’arresto.

Monfregola era stato denunciato per estorsione da Giuseppe Orlando, cognato di Francesco Favella, uomo del clan Moccia attualmente in galera, per estorsione. Orlando fu poi ammazzato un paio di mesi fa.

Ancora non si conoscono i dettagli della cattura, ma sembra che i carabinieri abbiano individuato il latitante attraverso la triangolazione del cellulare. Prima di essere arrestato, i carabinieri avrebbero sfondato diverse porte di appartamenti della zona temendo che il latitante si fosse nascosto in qualche abitazione e che poi tenesse sotto minaccia di armi i malcapitati. La calma nella zona di via duca d’Aosta è ritornata solo dopo le 20:30.

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