Liberazione, 25 aprile: Il sindaco di Parma Pizzarotti contro la Lega

Liberazione, 25 aprile: Il sindaco di Parma Pizzarotti contro la Lega
Federico Pizzarotti, sindaco di Parma (GettyImages)

Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, critica le assenze annunciate in piazza dei parlamentari locali della Lega nel giorno della Liberazione, il 25 aprile

Federico Pizzarotti, il sindaco della città di Parma, critica le assenza annunciate in piazza dei parlamentari locali della Lega nel giorno della Liberazione, domani 25 aprile.

“Il 25 aprile segna la liberazione dal nazifascismo, chi non si schiera dalla parte delle donne e degli uomini che hanno liberato l’Italia, rappresentando ogni forza politica democratica, si schiera dalla parte del fascismo”, spiega Pizzarotti.

“Domani – continua – scenderemo in piazza e onoreremo l’Italia e il tricolore. Tra i parmigiani non si vedranno i parlamentari leghisti, né a Roma si vedrà Matteo Salvini. Per loro il 25 aprile è una storiella”. Il riferimento del sindaco è al ministro dell’Interno Matteo Salvini che, recentemente, ha spiegato che non prenderà parte alle celebrazioni dell’anniversario della Liberazione d’Italia, ma che invece sarà in Sicilia per parlare di mafia.

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Pizzarotti sulla Liberazione, il 25 aprile: “Per noi è il giorno in cui l’uomo ha ripreso in mano la sua dignità”

Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti si scaglia quindi contro la Lega e i parlamentari leghisti locali che non parteciperanno alle celebrazioni del 25 Aprile, giorno della Liberazione. Allo stesso tempo, il sindaco manda come detto anche un messaggio al ministro dell’Interno Matteo Salvini che non sarà a Roma ma in Sicilia per parlare di mafia.

“Personalmente – spiega – mi vergogno di un ministro dell’Interno che accampa scuse per non partecipare alla festa della Liberazione. La Lega racconta sia una festa divisiva, stessa storia fantasy che raccontavano i 5 Stelle.

Vorrei che domani non venissero sventolate bandiere di partito, ma fazzoletti tricolore: ci dobbiamo riconoscere tutti nei sentimenti democratici e nei valori della nostra Costituzione. Per noi è il giorno in cui l’uomo ha ripreso in mano la sua dignità”.

 

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