Torino, busta sospetta indirizzata al sindaco Chiara Appendino

Torino, busta sospetta indirizzata al sindaco Chiara Appendino
Il sindaco di Torino Chiara Appendino (Movimento 5 Stelle, youtube.com, video caricato sul canale ufficiale del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle)

Allarme bomba a Torino: una busta postale sospetta indirizzata alla sindaca Chiara Appendino ha fatto scattare l’intervento degli artificieri della polizia

Durante la seduta del Consiglio comunale, poi sospeso, gli uffici di protocollo di Palazzo Civico a Torino, hanno rinvenuto una busta postale gialla, grandezza dieci per quindici, indirizzata alla sindaca Chiara Appendino.

All’interno, un congegno rudimentale, con una pila, dei fili e della polvere che poteva esplodere. E una scritta in stampatello su un foglio bianco attaccato al plico, a indicare il mittente: “Scuola A. Diaz. Via C. Battisti 6, 16145 Genova”, nota per le torture della polizia durante il G8.
Una volta rinvenuto il pacco, è scattato l’allarme e l’intervento degli artificieri della polizia a Palazzo Civico, mentre è stata sospesa, come detto, la seduta del consiglio comunale.

Per la Questura il congegno era “idoneo a esplodere” e il gesto sarebbe riconducibile “a soggetti appartenenti all’area anarco-insurrezionalista verosimilmente appartenenti alla cellula riconducibile all’Asilo”, il centro sociale sgomberato lo scorso 7 febbraio dalla polizia.

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Torino, busta sospetta indirizzata al sindaco Chiara Appendino: previste ulteriori analisi

Sospesa e rinviata alla prossima settimana dunque la seduta del Consiglio Comunale in seguito al rinvenimento di una busta postale sospetta con all’interno un congegno rudimentale pronto ad esplodere.

Il plico, di piccole dimensioni è stato sottoposto allo scanner dalla polizia municipale, gli artificieri hanno già provveduto a mettere in sicurezza la busta con un intervento durato un paio d’ore; ora vi saranno ulteriori analisi a stabilire se il congegno artigianale contenuto nella busta poteva effettivamente esplodere o meno.

Alla notizia del ritrovamento della busta, che ha fatto scattare la messa in sicurezza del Municipio da parte della polizia municipale, è andato in Comune anche il questore, Francesco Messina.

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Esprime “piena vicinanza e solidarietà alla sindaca di Torino dopo il gravissimo e vigliacco atto di cui è stata oggetto” il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino che aggiunge: “Le istituzioni sono unite con fermezza e rigore a difesa della democrazia, non arretreranno di un passo davanti a chi usa la violenza e l’intimidazione”.

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