Brunei, omosessuali e adulteri saranno puniti con la lapidazione

Brunei, omosessuali e adulteri saranno puniti con la lapidazione
Brunei (sam garza, wikipedia Commons)

Dopo il divieto di alcol e le punizioni per chi non va alla preghiera del venerdì, ora in Brunei arriva la lapidazione per omosessuali e per gli adulteri 

In Brunei, gli omosessuali e gli adulteri potrebbero essere punti con la lapidazione; la misura si aggiunge al divieto di alcool e alle punizioni per coloro che il venerdì alla preghiera.

Nel piccolo regno del sud-est asiatico, il Brunei appunto, dove dal 3 aprile nel nuovo codice penale basato sulla sharia sono state introdotte tali pene.

A riferirlo è il quotidiano Britannico The Guardian.

Dalla prossima settimana, secondo quanto riportato dunque, i cittadini saranno soggetti a una nuova serie di leggi draconiane, che includono anche l’amputazione di una mano e di un piede per il reato di furto.

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Brunei, omosessuali e adulteri saranno puniti con la lapidazione: il nuovo codice penale

Lapidazione per omosessuali e adulteri in Brunei dunque; punizioni che sono parte del nuovo codice penale.

Il Brunei, che negli ultimi anni ha adottato una forma più conservatrice di Islam, nel 2014 aveva annunciato l’intenzione di introdurre la sharia, il sistema legale islamico che impone severe pene corporali.

Una direttiva del sultano del Brunei, che è uno dei leader più ricchi del mondo, con una ricchezza personale di circa 20 miliardi di dollari e e che siede sul trono dal 1967.

L’alcol è già vietato in Brunei e ci sono multe e condanne per chi non va alla preghiera il venerdì. La legge, basata sulla sharia si applicherà solo ai musulmani, che costituiscono circa i due terzi della popolazione.

Massima attenzione e sgomento da parte dei frutti per i diritti umani rispetto all’annuncio del nuovo codice penale.

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Amnesty International ha chiesto al Brunei  di “fermare immediatamente” l’attuazione delle nuove sanzioni, definite “profondamente sbagliate”. Alcuni fatti, sottolinea l’Ong internazionale, “non dovrebbero nemmeno essere considerati reati, compresi i rapporti consensuali tra adulti dello stesso sesso”.

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