Italia, l’allarme di Confindustria: “Nel 2019 pericolo crescita zero”

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Crolla la produzione industriale nel nostro Paese: record negativo per il settore automobilistico

Confindustria azzera le previsioni per il Pil italiano nel 2019: “Il Paese è fermo, crescita zero: serve cambio di passo della politica economica”.

L’Italia è “ferma”. Secondo l’ultimo Rapporto di previsione sull’economia di Confindustria, il 2019 sarà un anno da crescita zero per il nostro Paese. Sull’economia nazionale pesano “una manovra di bilancio poco orientata alla crescita, l’aumento del premio di rischio che gli investitori chiedono” sui titoli pubblici italiani e il progressivo crollo della fiducia delle imprese” rilevato “da marzo, dalle elezioni in poi”. Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia ha commentato questi allarmanti dati lanciando un avvertimento alla politica. “Per reagire ad una crescita zero serve un salto di qualità nel rapporto con il Governo, passare dal contratto di Governo ad un patto per lo sviluppo e l’occupazione. Il primo anno è stato quello del contratto: reddito di cittadinanza, quota 100, e un po’ di flat tax per gli autonomi. Oggi il rallentamento globale ci impone di fare un salto di qualità”.

“Pericolo recessione, la politica cambi passo”

Boccia lancia un allarme anche su un possibile arretramento dell’economia. “Nel 2019 la domanda interna risulterà praticamente ferma e una recessione potrà essere evitata solo grazie all’espansione, non brillante, della domanda estera. A meno che non si realizzi l’auspicato cambio di passo nella politica economica nazionale. Per ora non si vede un’inversione di tendenza nei contratti, i lavoratori dipendenti sono tendenzialmente fermi, c’è un calo del lavoro a termine ma non è ancora compensato dai contratti a tempo determinato”.

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