La Terra: investata da un’espulsione di massa coronale del Sole

La Terra: investata da un'espulsione di massa coronale del Sole
Aurora boreale (GettyImages)

Ieri sera, 24 marzo 2019, un’espulsione di massa coronale, proveniente dal Sole, ha investito la Terra, ma non ha dato vita a una tempesta geomagnetica poiché troppo debole

Il 24 marzo, nel corso della serata, il pianeta Terra è stato investito da un’espulsione di massa coronale proveniente dal Sole.

Un’espulsione di massa coronale è un allontanamento di materiale dalla corona solare. Il materiale espulso, sotto forma di plasma, è costituito principalmente da elettroni e protoni: quando questa nube raggiunge la Terra può disturbare la sua magnetosfera.

Al momento, non è stato rivelato alcun problema ma alcuni effetti geomagnetici potrebbero verificarsi del corso della giornata corrente. Tra i tanti fenomeni che potrebbero verficarsi, alcuni potrebbero essere davvero spettacolari ad esempio particolari aurore boreali.

Tra i possibili problemi, invece, blackout alle comunicazioni radio e disturbi ai sistemi satellitari sono ancora possibili in particolar modo al Polo Nord, dunque sono stati avvisati tutti i piloti che si troveranno a volare nell’area in queste ore.

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La Terra: investata da un’espulsione di massa coronale del Sole. Possibili fenomeni nel corso dei giorni

Nel corso della serata del 24 marzo, come detto, un’espulsione di massa coronale proveniente da Sole ha colpito il pianeta Terra.

Al di là degli effetti legati dell’espulsione di massa coronoale da parte del Sole, è ancora possibile ammirare aurore boreali intense poiché, nell’atmosfera del Sole sono presenti ancora grossi buchi coronali che puntano in direzione della Terra.

L’arrivo del vento solare, sprigionato dai buchi coronali, è previsto tra il 26 e 28 marzo e potrebbe dar vita a spettacolari fenomeni celesti.

Ad aumentare le probabilità di aurore spettacolari nel circolo polare Artico vi è l’effetto Russel-McPherron che in questo periodo determina aperture nel campo magnetico terrestre.

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Tra gli effetti più affascinanti del vento solare sono proprio le aurore polari in luoghi insoliti: come quella del 1859 che fu osservata anche a Roma e alle Hawaii.

 

 

 

 

 

 

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