Igor il russo: condannato all’ergastolo per gli omicidi commessi

Igor il russo: condannato all'ergastolo per gli omicidi commessi
Carabinieri (GettyImages)

Norbert Feher, detto Igor il russo, è stato condannato all’ergastolo per gli omicidi di Davide Fabbri e Valerio Verri commessi in Italia

Igor il russo è stato connato all’ergastolo per aver commesso gli omicidi di Davide Fabbri e Valerio Verri in Italia.

Il gip Alberto Ziroldi ha deciso il massimo della pena per il killer Norbert Feher, il 38enne originario della Serbia, processato a Bologna in abbreviato.

Feher, dopo una latitanza di otto mesi, è stato arrestato in Spagna nel dicembre 2017 e da allora è in carcere a Saragozza.

Dopo un’ora e mezza all’interno del tribunale di Bologna, a chiedere l’ergasto per Igor è stato il pubblico ministero Marco Forte.

Sono stati chiesti 4 milioni di euro per i danni a scapito di: Maria Sirica, vedova del barista Fabbri, difesa dall’avvocato Giorgio Bacchelli; Francesca ed Emanuele, figli della guardia ecologica volontaria Valerio Verri, assistiti dall’avvocato Fabio Anselmo; e l’agente di polizia provinciale Marco Ravaglia, rimasto gravemente ferito nell’agguato mentre era di pattuglia nel Mezzano, difeso dall’avvocato Denis Lovison.

LEGGI ANCHE–> Israele, razzo da Gaza su Tel Aviv: 7 feriti

Igor il russo: condannato all’ergastolo per gli omicidi commessi. La sua storia

Igor il russo è stato condannato all’ergastolo per gli omicidi di Fabbri e Verri, commessi in Italia.

Norbert Feher è stato arrestato il 15 dicembre 2017 in Spagna dopo una lunga latitanza.

Era stato trovato svenuto, a bordo di un pick-up uscito di strada e rubato, dopo aver ucciso a El Ventorillo un allevatore e due agenti della guardia civile.

Le perizie spagnole lo descrivono come un un killer freddo, lucido, narcisista e senza rimorsi; in Italia Igor è accusato di due omicidi.
La prima vittima, Davide Fabbri, è stato assassinato a Riccardina di Budrio vicino Bologna, in un tentativo di rapina, mentre la seconda vittima Valerio Verri, ucciso sette giorni dopo, in un agguato mortale durante un servizio di pattuglia antibracconaggio in provincia di Ferrara.
La moglie di Fabbri, in merito all’omicidio di suo marito, commenta: “Qui siamo in Italia e tutto è permesso – dice la donna – chi lo ha ammazzato non è stato Igor ma lo Stato perché questa persona non doveva essere qui in Italia”.
Impostazioni privacy