Bus dirottato, in un video il senegalese preannuncia: ” Si parlerà molto di me “

Ousseynou Sy (leggo.it)

Spunta un video in cui l’autista senegalese, Ousseynou Sy, arrestato per aver dato alle fiamme all’autobus con a bordo una scolaresca, preannuncia: ” Si parlerà molto di me “

Dopo la paura per quella che avrebbe potuto essere una strage di innocenti, i ragazzini di una scuola media incatenati ai sediolini di un bus dato alle fiamme dal suo autista, il senegalese Ousseynou Sy, emergono particolari in base ai quali il raptus di follia del senegalese potrebbe essere stato un atto premeditato. Infatti, è spuntato un video in cui l’autista preannuncia il suo gesto: ” Si parlerà molto di me“, dice nel filmato che era destinato ai suoi conoscenti non solo a Crema, cittadina in provincia di Cremona in cui abita, ma anche in Senegal, suo Paese di origine. Intanto alla scuola media Vailati di Crema si cerca di tornare alla normalità anche se i ragazzini che erano a bordo del bus andato in fiamme oggi sono rimasti a casa. Invece la madre di una loro compagna, non presente a bordo del mezzo, ha deciso comunque di accompagnarla a scuola: ” Ho deciso di portarla anche perché  a casa avrebbe guardato la tv e si sarebbe ancor più preoccupata. Questa notte non ha dormito “.

Bus dirottato, in un video il senegalese preannuncia: ” Si parlerà molto di me “. Il legale: ” Non voleva fare male a nessuno “

Secondo il suo legale, il senegalese non aveva intenzione di fare del male ai ragazzini, il suo doveva essere solo un gesto eclatante di protesta contro i tanti bambini, anziani e donne dilaniati dagli squali del Mediterraneo. Parole che fanno eco alle dichiarazioni rese dal 51enne senegalese nell’interrogatorio davanti al capo del pool dell’antiterrorismo milanese Alberto Nobili e al pm Luca Poniz, secondo le quali  per Sy  il recente caso della nave Mare Jonio è stato ” l’episodio scatenante, la goccia che ha fatto traboccare il mio vaso “. Tuttavia tale ricostruzione stride con le testimonianze  dei ragazzini: quest’ultimi riferiscono, infatti, che Sy li intimoriva minacciandoli che nessuno sarebbe uscito vivo dall’autobus.

 

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