Salvini è presente in Aula al Senato dove è in discussione la richiesta di autorizzazione a procedere nei suoi confronti avanzata dal Tribunale dei Ministri di Catania per la vicenda “Diciotti”: il voto è previsto alle 13
Il “D-Day” sulla vicenda della nave Diciotti è arrivato e, come promesso, il diretto interessato, il Ministro dell’Interno Salvini, è presente in Aula al Senato per assistere agli interventi dei senatori in relazione alla richiesta di autorizzazione a procedere nei propri confronti. Gli iscritti a parlare sono una cinquantina. Ieri, sono già intervenuti 27 senatori. Il voto è previsto per le 13. Sarà palese ma senza proclamazione immediata del risultato. I senatori che non partecipano alle votazioni potranno comunicare il loro voto che sarà trascritto in appositi verbali. Le operazioni termineranno alle 19, quindi la proclamazione. La richiesta di autorizzazione riguarda il mancato sbarco dei migranti a bordo della nave Diciotti inoltrata dal Tribunale di Ministri di Catania al fine di procedere nei confronti di Salvini per l’ipotesi di reato di sequestro di persona aggravato di persone e minori.
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Caso Diciotti, Salvini in Aula al Senato. Anche sarà presente anche il Premier Conte
Intanto ieri Maurizio Gasparri, Presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, ha sporto denuncia contro alcuni utenti social, dopo aver ricevuto numerose minacce, per tutelare la propria incolumità e quella dei propri familiari: ” Si tratta di un evidente attacco al mio ruolo di relatore nella vicenda Diciotti e alla mia proposta di negare l’ autorizzazione a procedere per il ministro Salvini “. Gasparri ha, comunque, assicurato che: ” Proseguirò il mio lavoro a Palazzo Madama senza farmi intimorire “. Anche il Premier Conte, come dichiarato ieri, ha garantito la propria presenza in Aula al Senato in quanto ” si è parlato di assunzione di responsabilità. Io mi sono sempre assunto le responsabilità e continuerò a farlo. Domani sarà questa Aula a pronunciarsi su Salvini e io tornerò perché su questa vicenda c’è una chiara linea politica che il governo sottoscrive “.
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