Succhino di cittadinanza, è on line il modulo (finto) per la richiesta

(Getty Images)

Il reddito di cittadinanza non è stato ancora erogato, nel frattempo è on line il modulo da compilare per godere del succhino di cittadinanza: continua la campagna di marketing virale della nota azienda produttrice di succhi di frutta

Lunghe code si registrano agli sportelli degli uffici postali per presentare la domanda di accesso al reddito di cittadinanza. Un’ondata di aspiranti percettori della misura di sostegno al reddito che attraversa lo Stivale da Nord a Sud: infatti, contrariamente alle previsioni di quanti considerano il reddito di cittadinanza l’ennesimo provvedimento nel solco dell’assistenzialismo del Sud Italia, nella top five delle regioni con il  più alto numero di domande figurano la Lombardia, al secondo posto, distanziata di un centinaio di richieste dalla capofila Campania, ed il Piemonte, al quinto posto, dietro al Lazio che, però, conta un milione di abitanti in più. In attesa che, a maggio, parta l’erogazione del sussidio, è on line il modulo da compilare per richiedere il Succhino di cittadinanza.

Succhino di cittadinanza, è on line il modulo per la richiesta, con tanto di questionario

Sembrava l’ennesima burla per cavalcare l’onda mediatica successiva all’approvazione del reddito di cittadinanza, invece si sta rivelando come una vera e propria campagna di marketing virale di successo in quanto sta facendo guadagnare al brand Zuegg, che la sta promuovendo, una visibilità sconosciuta, soprattutto presso i giovani che rappresentano il target  più redditizio per ogni azienda. E come un vero sito web commerciale che si rispetti, non poteva mancare nel finto sito con il form per inoltrare la domanda di adesione al Succhino di cittadinanza anche il questionario con la profilazione dell’ipotetico consumatore: una parodia degli slogan, uno vale uno, e di quelle teorie bislacche, come il terrapiattismo e le scie chimiche, che rappresentano il corredo ideologico di ogni autentico militante pentastellato. Probabilmente l’iniziativa non fa felici i sostenitori della creatura politica di Beppe Grillo, ma, parafrasando un vecchio adagio, anche nella guerra commerciale ogni mezzo è lecito.

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