Regionali Sardegna, Salvini e Berlusconi mattatori

Giorgia Meloni, Christian Solinas (II° da Destra), Matteo Salvini (S) e Silvio Berlusconi  (Ansa)

Silenzio elettorale, oggi, in vista dell’apertura delle urne, domani, in Sardegna in per le Regionali, stress test anche per la politica nazionale. Nelle battute finali della campagna elettorale grandi protagonisti Salvini e Berlusconi

Giornata di silenzio elettorale in Sardegna in vista dell’importante appuntamento di domani quando i sardi saranno chiamati a scegliere il nuovo Governatore ed i consiglieri regionali, con sullo sfondo la protesta dei pastori sardi che ha ripreso vigore dopo proprio con l’approssimarsi della scadenza elettorale. Molti temono che potrebbe esserci ripercussioni negative in termini elettorali per il Ministro dell’Interno Salvini che aveva assicurato di risolvere la vertenza in 48 ore. L’ala dura dei pastori ha minacciato di essere pronta a  disertare le urne od addirittura  a sbarrare l’ingresso ai seggi. Matteo Salvini, pur assicurando che non si ricorrerà alla violenza, ammonisce  che in qualità di Ministro dell’Interno ha il dovere di garantire il pacifico esercizio del voto.

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Un voto, quello sardo, che inevitabilmente avrà riflessi su scala nazionale dal momento che si ripropone l’eterno duello all’interno del centrodestra tra Lega e Forza Italia sulla leadership della coalizione. Tuttavia l’esito delle urne sarà anche il termometro dei rapporti di forza all’interno della compagine governativa.  Ecco perché tutti i leader nazionali  sono sbarcati in Sardegna in vista del rush finale della campagna elettorale. In particolare, Silvio Berlusconi, di nuovo ritornato prepotentemente sulla scena politica, ha ribadito come il voto a Forza Italia sia l’unico mezzo efficace per espellere dal governo i grillini “più pericolosi dei comunisti“. Più defilato il leader politico dei Cinque Stelle Luigi Di Maio che, comunque, non ha perso l’occasione per lanciare una stoccata all’alleato-avversario Salvini proprio sulla questione “pastori“: ” Lo dico da ministro. Anche io sto con i pastori, ma non dico che si trova una soluzione e un’intesa in 24 ore “.

 

 

 

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