Torino, il Questore: “L’Asilo era la base di una cellula sovversiva”

Torino, il Questore: "L'Asilo era la base di una cellula sovversiva"
Centro sociale Asilo (foto da: Facebook)

Dopo le proteste e gli scontri a Torino per lo sgombero del centro sociale Asilo, arrivano le parole del Questore Messina: “il covo di un gruppo che ha esercitato per anni un controllo militare nel quartiere Aurora”

In seguito agli scontri scoppiato a Torino, durante il corteo dell’area antagonista nato per protestare contro lo sgombero del centro sociale Asilo, arriva il commento del Questore di Torino.

“L’Asilo di via Alessandria – spiega il Questore – non era un normale centro sociale, ma la base di una cellula sovversiva di un gruppo di anarco-insurrezionalisti sociali che propugna la sovversione dell’ordine democratico partendo dalla protesta di piazza”.

“L’Asilo – aggiunge Messina – era il loro covo. Si tratta di un gruppo che ha esercitato per anni un controllo militare nel quartiere Aurora”.

Presenti agli scontri, pare, non ci fossero solo gli antagonisti, ma “a dare solidarietà al gruppo eversivo c’erano soggetti che nulla hanno a che vedere con l’ideologia anarco-insurrezionalista sociale.

Una solidarietà che non mi spiego – prosegue il Questore – Non normali manifestanti, ma chi fa della protesta punto di partenza per sovvertire l’ordine democratico. Una situazione molto delicata che a Torino non si vedeva da anni. Abbiamo avuto a che fare con gente addestrata. Abbiamo dovuto fronteggiare un contesto che non ha nulla a che vedere con la protesta sociale”

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Torino, il Questore: “L’Asilo era la base di una cellula sovversiva”. Il corteo

Nel corso degli scontri di Torino, sono state arrestate 11 persone e 215 identificate.

Duro il commento, al riguardo, del Questore: “Per come sono andate le cose ieri, si può parlare di prigionieri e non di arrestati. Proseguiremo con le indagini per fare pagare a questi soggetti tutto quello che hanno fatto. Qui l’impunità non ci sarà”

Stando alle parole del Questore, al corteo erano presenti anche alcuni politici: “c’erano addirittura una consigliera comunale di Torino e una di Giaglione (paese della Val di Susa interessato dai cantieri della Tav, ndr).

C’erano centri sociali come Askatasuna e Manituana, i comitati No Tav di Torino e Bussoleno, gli Studenti Indipendenti, oltre ad anarchici arrivati da tutta Italia e anche da Francia, Germania, Spagna, Croazia, Serbia”, spiega Messina.

“Questo il contesto in cui abbiamo operato. Il dispositivo di ordine pubblico è stato organizzato per impedire che riconquistassero l’Asilo sgomberato e impedire che ci fossero problemi per la sicurezza delle persone. Abbiamo cercato di spingere il corteo lontano dalle piazze auliche e di contenerlo prima del fiume Dora”.

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