Gorgonzola, contaminazione da Listeria: ritirati 9 lotti

Gorgonzola Contaminazione Listeria
Gorgonzola

Il Ministero della Salute ha ordinato il ritiro di 9 lotti di gorgonzola DoP per sospetta contaminazione batterica da Listeria. Tra i marchi ritirati, Igor Blu, Novarì, Bella Italia, Casa Leonardi e Colle Maggio

 

L’allarme arriva dal Ministero della Salute, che ha provveduto a richiamare dal mercato 9 lotti di gorgonzola DoP, per possibile contaminazione batterica da Listeria monocytogenes. La misura è precauzionale, e segue il ritrovamento di alcune tracce del batterio in alcune precise confezioni con particolari date di scadenza, rintracciabili sul portale web del Ministero della Salute. I marchi che hanno subito il ritiro sono Igor Blu, Novarì, Bella Italia, Casa Leonardi e Colle Maggio. Si tratta di diverse forme di distribuzione e commercializzazione del formaggio contaminato: quello di produzione della ditta Igor Srl.

In particolare, i lotti ritirati sono il numero 0083002 (Casa Leonardi), il 0088003 (Colle Maggio), il 0074035 (Casa Leonardi), il numero 0074040 (Bella Italia) e il 0074027 (Novarì). Per il marchio Igor Blu, invece, i lotti interessati sono i numeri 0073033, 0073034, 0073036 e 00716005.

Gorgonzola contaminato: cos’è il batterio Listeria

A causa di una contaminazione batterica da Listeria, 9 lotti di gorgonzola DoP hanno subito il ritiro dal mercato, secondo quanto riporta il Ministero della Salute. Listeria è una famiglia di batteri, che comprende anche la specie Listeria monocytogenes, trovata nel gorgonzola. La sua presenza è pericolosa perché è portatrice della listeriosi, una patologia che colpisce l’uomo e gli animali e che presenta un elevato tasso di mortalità. Questo tipo di batteri, si trova in natura nel terreno, nelle piante e nelle acque, di conseguenza anche le carni animali possono esserne portatrici. Particolarmente a rischio sono le carni ovine, bovine e caprine. Il batterio della specie Listeria viene stanato a temperature elevate, quindi con una cottura superiore ai 65°.

LEGGI ANCHE —> Sos ulivi italiani, a Roma il summit per salvare l’olio extravergine

 

Impostazioni privacy