Bryan Singer, il regista nuovamente accusato di molestie sessuali

Bryan Singer, il regista nuovamente accusato di molestie sessuali
Bryan Singer (Dick Thomas Johnson, Wikipedia Commons)

Il regista Bryan Singer nuovamente accusato di molestie sessuali: quattro uomini sostengono di essere stati vittime del regista quando erano minorenni

Il regista Bryan Singer, famoso per film come I soliti sospetti, Superman Returns e alcuni degli X-Men, è accusato di aver compiuto molestie sessuali da quattro uomini, all’epoca minorenni.

Il sito The Atlantic ha infatti pubblicato un articolo in cui quattro uomini sostengono di essere stati molestati sessualmente dal regista. All’epoca, secondo quanto affermato,  erano ancora dei teenager.

L’articolo è frutto del lavoro di due giornalisti dell’Atlantic, Alex French e Maximilian Potter, durato più di un anno.

L’unico del gruppo a essere disposto a rivelare il proprio nome è Victor Valdovinos; l’uomo sostiene che quando aveva tredici anni, mentre lavorava come comparsa sul set di “L’allievo”, Singer abbia toccato i suoi genitali.
Altri due accusatori, identificati con i nomi di Andy ed Eric, hanno dichiarato di aver avuto rapporti sessuali con il regista. Rispettivamente a 15 e 17 anni.

Bryan, all’epoca, aveva invece 31 anni.

La quarta persona intervistata sostiene infine di aver fatto sesso orale con il filmmaker quando aveva 17-18 anni, aggiungendo: “Ti metteva le mani nei pantaloni senza il tuo consenso. Si comportava come un predatore e dava alle persone alcol e droghe, e poi aveva con loro dei rapporti sessuali”

Bryan Singer, il regista nuovamente accusato di molestie sessuali: i precedenti

Andrew Brettler, l’avvocato di Singer, ha respinto tutte le accuse.

Il regista invece, in un comunicato ufficiale, dichiara: “L’ultima volta che ho scritto qualcosa sull’argomento, il magazine Esquire stava per pubblicare un articolo scritto da un giornalista omofobo che ha una strana ossessione nei miei confronti fin dal 1997. Dopo aver controllato le notizie e, non avendo delle fonti credibili, la rivista ha deciso di non pubblicare questo articolo vendicativo, ma non ha fermato l’autore dal venderlo a The Atlantic.

Penso sia triste che The Atlantic sia disposto a scendere così in basso per quanto riguarda l’integrità giornalistica. Ancora una volta sono obbligato a ripetere che questa storia nasce da cause false portate avanti da un gruppo di individui discutibili disposti a mentire per soldi o attenzione. E non è strano che, con Bohemian Rhapsody che conquista premi, questo articolo omofobo sia stato programmato in modo astuto per sfruttare il successo del progetto”.

Non è la prima accusa per il regista. Bryan Singer infatti, riceve anche l’accusa di stupro da Cesar Sanchez-Guzman.

Quest’ultimo, lo ha accusato di averlo costretto a praticargli sesso orale e poi di averlo violentato su uno yacht nel 2003, quando aveva 17 anni.

Nello stesso periodo, il regista veniva licenziato dalla produzione di Bohemian Rhapsody, film fresco vincitore di oscar e Golden Globe.

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