Savona, giovane studentessa si dà fuoco come il padre cinque anni fa

Savona, soccorsa studentessa diciottenne che si dà fuoco come il padre cinque anni fa
Ambulanza soccorre la giovane studentessa che si dà fuoco a Savona

A Savona, una giovane studentessa si dà fuoco emulando il gesto del padre compiuto cinque anni fa

Questa mattina alle 6, una giovane studentessa ha deciso di darsi fuoco in un piazzale sull’Aurelia a Vado Ligure, per motivi attualmente ignoti. Soccorsa dai vigili del fuoco, dall’automedica, dall’ambulanza della croce rossa italiana e dai carabinieri, secondo le ultime indiscrezioni avrebbe riportato ustioni per oltre il 50% del corpo.

La studentessa al liceo scientifico, dapprima trasportata all’ospedale Santa Corona a Pietra Ligure, è stata poi trasferita al San Martino di Genova e successivamente presso il Centro Grandi Ustionati al CTO di Torino in terapia intensiva.

La prontezza della macchina dei soccorsi e l’intervento di un passante che si trovava sul luogo al momento del fatto le hanno salvato la vita.

Studentessa diciottenne si dà fuoco a Savona proprio come suo padre, cinque anni fa

Nel 2013 Mauro Sari, padre della ragazza e artigiano edile, aveva deciso di togliersi la vita nel medesimo luogo ‘scelto’ da sua figlia. Sari aveva seri problemi di salute ed era preoccupato dalle difficoltà lavorative. Il terrore di non riuscire a provvedere alla sua famiglia lo spinsero al gesto estremo. Dopo la morte dell’uomo a Savona scattò una gara di solidarietà tra i conoscenti e gli amici della vittima.

Nello stesso anno, dopo il risultato delle elezioni politiche, l’artigiano si era recato da Beppe Grillo per chiedergli aiuto e raccontargli delle sue difficoltà; il leader lo citò successivamente in un comizio definendolo “imprenditore colpito dalla crisi”.

La giovane figlia dell’artigiano, che ha compiuto 18 anni il 27 novembre scorso, vive con la mamma e la sorella; i carabinieri giunti sul posto non hanno trovato alcun biglietto o messaggio che chiarisca il motivo del gesto compiuto nel medesimo luogo scelto cinque anni prima dal padre, il pazziale dei “camionisti”.

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