Auto a benzina e diesel, lo stop è ormai dietro l’angolo: il motivo

Lo stop per le auto a benzina e diesel ormai pare essere sempre più dietro l’angolo. Ma che cosa potrebbe succedere? Tutti i dettagli.

La svolta potrebbe davvero essere dietro l’angolo e potrebbero cambiare abitudini e usanze un po’ di tutti i cittadini e di tutti gli automoblisti. Non può davvero che essere descritto così quello che, tra un paio di anni, è destinato ad accadere e a succedere. Il riferimento è al divieto di vendita delle auto a benzina e diesel. Ma sarà davvero così?

auto benzina e diesel
(Fonte Foto: Adobe)

Molto si lega a quanto deciso e stabilito a livello continentale. Non a caso è arrivato direttamente da Bruxelles questo cambiamento che riguarderà e interesserà tutto il mercato delle auto motive. L’Europa ha infatti fissato per il 2035 l’anno limite per abbandonare i motori endotermici. Non resta però che entrare nello specifico e nel dettaglio della questione.

Auto a benzina e a diesel, lo stop è davvero così vicino? I dettagli

Mentre in molti cercano soluzioni su come risparmiare sull’assicurazione, va innanzitutto e in primis detto che il limite imposto dalla Commissione Europea rientra nel pacchetto di riforme climatiche conosciuto con il nome di “Fit for 55”. Ed è proprio al suo interno è inserito anche il termine ultimo per lo stop alla vendita di auto a benzina e diesel. Un qualcosa che, visto che si parla di clima, si collega inevitabilmente al divieto di utilizzare l’aria condizionata all’interno della propria auto. La situazione però in questo caso è molto differente. Non a caso le proteste delle case automobilistiche sono state tantissime, ma anche loro sono state costrette ad adattarsi.

Il primo passo che è stato fatto è senza alcun dubbio quello della riconversione, visto che sono stati messi sul mercato nuovi modelli. Insomma, si può davvero parlare di una svolta green, con alcuni tipo di autovetture che fanno comunque già i conti con alcune limitazioni.  il divieto molto spesso è temporaneo e arriva in particolari periodi dell’anno, dove la concentrazione di polveri nell’aria è molto elevata. Il riferimento è dunque a quei veicoli Euro 2 immatricolati a partire dal 1996 e che attualmente hanno compiuto oltre 25 anni di età. Rientrano, invece, nella classificazione Euro 1, tutte le autovetture immatricolate a partire dal primo gennaio 1993. Mentre sono catalogate come Euro 0, tutti i veicoli immatricolati prima del 1 gennaio 1993. Infine si può concludere dicendo che, in molte grandi città italiane, come Roma, Milano e Torino, sono state vietate anche le auto diesel con un’omologazione più bassa, a partire da Euro 5 in giù. Insomma, il futuro non è poi così tanto lontano come si pensa e si crede.

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