Fisco, dal 1 Aprile non si scappa, in arrivo nuova tecnica anti-evasione

Prosegue la battaglia ad oltranza da parte del fisco nei confronti dei soggetti evasori. L’ultima idea è quella di introdurre un algoritmo capace di smascherare i “furbetti”

Fisco, agenzia delle entrate regime forfettario
Agenzia delle Entrata

L’evasione fiscale è da sempre una piaga che affligge il Bel Paese e nonostante i controlli effettuati negli anni, c’è sempre qualcuno che riesce a farla franca e a dichiarare meno di quanto in realtà possiede. L’Agenzia delle Entrate da qualche tempo però si sta focalizzando ancor di più su questa problematica per cercare di eliminarla una volta per tutte.

Un’impresa decisamente difficile, ma non per questo impossibile. L’ultima trovata in ordine di tempo è quella di istituire un algoritmo capace di scrutare tra le operazioni fatte dai correntisti per verificare se ci sono o meno incongruenze. Saranno inoltre posti ad una particolare attenzione i conti bancari considerati a rischio. La nuova misura di sicurezza dovrebbe entrare in vigore dal prossimo 1 Aprile, previa emanazione del decreto da parte del Ministro dell’Economia, che dovrebbe arrivare entro la fine del mese di Marzo.

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Fisco, come funziona l’algoritmo anti-evasione

Fisco
Banconote (GettyImages)

Naturalmente la curiosità spinge subito ad un interrogativo: come funzionerà l’algoritmo anti-evasione fiscale? Visto i rigidi paletti riguardanti la privacy, l’investigazione sarà svolta attraverso la pseudonimizzazione. In questo modo si potranno conservare i dati della persona, senza che venga svelata la sua identità. All’Agenzia delle Entrate e a alla Guardia di Finanza, rimane comunque il potere di poter interagire con le banche dell’identità presa in esame.

Con questo modus operandi sarà possibile stilare delle liste di contribuenti sospetti per poi sottoporli a dei controlli ben più specifici volti a smascherarli. Per conoscere i dettagli definitivi dei processi inerenti a questo nuovo metodo, bisogna però aspettare il Decreto del Ministro dell’Interno. A partire dal 2020, sotto la lente di ingrandimento, ci saranno anche le richieste del modello ISEE (indicatore della situazione economica equivalente). Il Fisco in questi casi presterà particolare attenzione al saldo e alle giacenze per verificare se la situazione è nella norma.

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