Mercato libero o mercato tutelato? Cosa fare dopo il possibile stop alla proroga

Dopo il possibile stop definitivo alla proroga conviene restare al mercato tutelato o passare al mercato libero? Ecco la risposta definitiva.

Da parte dell’attuale esecutivo non è arrivata nessuna proroga in merito al passaggio dal mercato tutelato a quello libero. In questo modo le scadenze restano a quelle fissate dalla riforma della concorrenza del Pnrr: entro il 10 gennaio 2023 si dovrà effettuare il passaggio del gas mentre per la corrente elettrica c’è tempo fino ad aprile del 2024.

Mercato libero contro mercato tutelato
Cosa scegliere tra il mercato libero e il mercato tutelato (CheNews.it)

Lo stop della proroga sembra essere definitivo ma al tempo stesso non è detto che sia uno scenario negativo. Per capire se conviene restare al mercato tutelato oppure andare in quello libero bisogna guardare l’andamento dei costi energetici, oltre a conoscere i possibili scenari futuri esposti dagli esperti.

Mercato libero vs mercato tutelato: le tariffe aggiornate e i possibili scenari futuri

Gli utenti che oggi fanno riferimento al mercato tutelato vedono le loro tariffe basate sui seguenti numeri: il gas con quota di energia a 0,449303 euro/smc; l’energia elettrica ha una quota pari a 0,15791 euro/kWh. Ora scopriamo alcune offerte del mercato libero in merito a questi due settori:

  • E-light Luce Enel a 0,18 euro/kWh con prezzo bloccato per un anno; Eni Luce 24 h a 0,1777 euro/kWh con prezzo bloccato per un anno;
  • E-light Gas Enel a 0,735 euro/smc bloccato per un anno; Enel Gas Fixa Time a 0,6270 euro/smc bloccato per un anno.

Questi esempi ci fanno capire che forse è meglio preferire ancora il mercato tutelato ma con l’inverno e il peggioramento degli scenari internazionali qualcosa potrebbe cambiare in tal senso. Gli esperti infatti hanno il timore che i prossimi mesi saranno segnati dall’aumento dei costi dell’energia.

La situazione peggiorerà a seguito non solo dell’inverno ma anche delle guerre in Ucraina e in Medio Oriente, senza dimenticare il gasdotto esploso tra Finlandia ed Estonia. Tutte queste situazioni hanno portato a dire a Cristiano Bilucaglia, presidente dell’Osservatorio per l’energia Ubroker, che bisogna aspettarsi aumenti notevoli, anche perché il Medio Oriente ha in mano il 42% delle riserve globali di gas.

Il quadro che emerge non è semplice da decifrare ma pare che tutto conduca al passaggio al mercato libero. L’indicazione è di procedere prima della scadenza se non si vuole rischiare un servizio legato ad un prezzo più alto. Conviene quindi effettuare il passaggio fin da subito sia per il gas che per l’energia elettrica data la possibilità di sottoscrivere delle offerte con prezzo bloccato per un anno.

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