Italia, si prepara alla guerra? Pronto un piano da oltre 2 miliardi di euro

L’Italia ha stabilito un piano di difesa contro possibili attacchi, si parla di un investimento da oltre 2 milioni di euro: ecco i dettagli.

La situazione geopolitica può cambiare da un momento all’altro come visto dalla guerra tra Russia e Ucraina. L’Italia, quindi, ha deciso di apportare al suo sistema di sicurezza un piano di difesa da eventuali attacchi andando a rafforzare un settore che aveva molte lacune.

Italia guerra piano da 2 milioni di euro
L’Italia è pronta a rafforzare le difese – CheNews.it

Il piano su cui si è concentrato il sistema italiano riguarda la contraerei che prima contava 5 batterie di Samp-T che potevano proteggere solo 5 città, tra cui 2 all’estero: Kuwait e Slovacchia. Nel corso degli anni, gli altri missili sono stati dismessi perché da una parte troppo vecchi e dall’altra nessun governo ha approfondito questo argomento.

Inevitabilmente, lo scoppio della guerra in Ucraina ha portato ad accendere i riflettori su questo settore. Cosa che ha portato alla notizia che l’Italia completerà, nel giro di qualche anno, il piano di difesa contraerea con vari investimenti.

L’investimento per la difesa contraerea dell’Italia: cosa prevede il piano

La strategia di investimento che l’Italia vuole mettere in campo riguarda l’acquisto di 14 Samp-T NG, questi fanno parte del più moderno sistema missilistico in Europa e al mondo. 9 saranno dati all’esercito e i restanti 5 faranno parte dell’Aeronautica. Il tutto comporterà una spesa, fino al 2036, di oltre 2 miliardi di euro.

Per la distanza corta, le Forze Armate hanno ordinato i missili Camm-Er che sono realizzati da industrie italiane che appartengono al gruppo Mbda. Questi modelli coprono un raggio di 45 Km e hanno delle centrali radar del tutto autonome. Possono anche implementare il radar Kronos prodotto da Leonardo e che ha una portata di 350 Km. Senza dimenticare gli intercettori Aster B1NT che possono distruggere obiettivi che sono posti a 120 Km. Qui, si parla di un investimento da 800 milioni di euro.

Oltre questo piano, non si perde di vista il rinnovamento della struttura militare. In riferimento a questo settore c’è in programma un acquisto di oltre 100 carri armati Leopard 2 di fabbricazione tedesca. La conferma è arrivata dalla sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti. L’investimento per questi veicoli dovrebbe riguardare una cifra che va dai 4 ai 6 miliardi di euro.

In Italia, già sono all’opera 80 carri armati dei 200 messi a disposizione dell’Esercito. Già il governo Draghi aveva sbloccato i fondi per svecchiare i mezzi già in possesso. Il numero, al momento, è ancora esiguo e per questo motivo che è necessario l’arrivo dei Leopard 2. Se da una parte, l’investimento pare obbligato dall’altro si tratta di una cifra molto elevata su un mezzo non proprio moderno e che può far fatica in uno scenario di guerra di questi tempi.

 

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