ChatGPT, non condividere queste informazioni: è molto pericoloso

ChatGPT è utilizzatissima e utile in vari contesti ma alcune informazioni non vanno assolutamente inserite: proteggi la tua privacy così.

Fin dal primo momento, la rete ha messo a rischio la privacy di ogni singolo utente. Questo rischio è aumentato con l’ingresso dell’Intelligenza Artificiale che ha portato sempre più a dei sistemi molto complessi, come ChatGPT.

ChatGPT non inserire queste informazione: è pericoloso
Attenzione alle informazioni che si inseriscono su ChatGPT – CheNews.it

Il chatbot di OpenAI ha raccolto un grandissimo successo in questi mesi ma il sistema non può essere usato a cuor leggero. Ci sono delle informazioni che proprio non andrebbero inserite nei prompt. L’inserimento di questi dati, infatti, metterebbe seriamente a rischio la propria sicurezza.

Da una parte, ChatGPT ha un sistema che gestisce le informazioni private ma dall’altra parte è sempre meglio prevenire qualsiasi scenario negativo. Oltre alle informazioni personali come il nome, l’indirizzo, il codice fiscale ci sono anche altri elementi da evitare di inserire. Solo in questo modo terremo i cybercriminali lontani da noi.

Non inserire queste informazioni in ChatGPT

Ogni attività in rete deve essere accompagnata dalla priorità di salvaguardare la propria privacy. ChatGPT non è esclusa da questo discorso dato che il sistema lavora in base alle tante informazioni che vengono continuamente immesse. Ci sono, però, alcune che non dobbiamo in alcun modo inserire, ecco quali sono:

  • Dati della carta di credito, numeri bancari, IBAN: queste informazioni sono totalmente inutili in ChatGPT. Il loro inserimento, dunque, risulta solo pericoloso e decisamente rischioso;
  • Username e Password: questi dati sono da nascondere al sistema dato che potrebbero finire in mani molto pericolose. Gli hacker, una volta in possesso delle credenziali, andrebbero subito ad attaccare gli account di riferimento;
  • Stato di salute: mai condividere questa informazione dato che il sistema non può considerarsi una valida alternativa ad uno specialista. L’utilizzo del chatbot in questo senso è molto forte ma, come detto, non risulta essere utile;
  • Le informazioni di lavoro: su questo ambito, i colossi del settore informatico hanno già messo in campo delle strategie nei confronti dei lavoratori molto stringenti. Ragion per cui, anche queste informazioni non devono essere in alcun modo inserite.

Dunque, è idoneo utilizzare ChatGPT senza inserire queste informazioni per non generare alcun tipo di rischio. Il sistema di OpenAI, però, non è l’unico da attenzionare se si parla di privacy. Ci sono anche i social a cui fare attenzione, ad esempio essere su Facebook mette a rischio la privacy. Insomma, usiamo la rete responsabilmente senza immettere i propri dati sensibili.

 

 

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