Fondo di emergenza, una soluzione utile: come crearlo in poche mosse

Visto i tempi che corrono avere un fondo di emergenza può essere una giusta soluzione: ecco come realizzarlo e perché.

Avere un fondo di emergenza a disposizione è utile in caso sorgessero delle spese impreviste. Non tutti riescono a creare uno strumento di questo livello ma, a lungo andare, può essere decisamente utile.

Fondo di emergenza come realizzarlo
Come costruire un fondo di emergenza – CheNews.it

Dal punto di vista economico, sono tempi particolarmente difficili ed è per questo che mettere da parte, ogni mese, una determinata cifra è affare di pochi. Riuscire a creare, però, un fondo di emergenza garantisce di sostenere delle spese impreviste senza che si vadano a generare debiti di alcun tipo.

Per realizzare un fondo di questo tipo bisognerà mettere in atto 5 passaggi. Questi se eseguiti daranno vita ad una piccola riserva economica capace di alleggerire la pressione sulla propria famiglia. Vediamo insieme quali sono.

Come creare un fondo di emergenza: bastano 5 passaggi

Creare un fondo di emergenza è molto semplice dato che basteranno mettere in campo 5 azioni specifiche. Una volta realizzate tutte, potremmo avere la nostra riserva che ci sarà utile in caso di situazioni inattese. Dallo stabilire l’obiettivo del fondo fino ad arrivare alla quota di risparmio, ecco tutte le situazioni da attenzionare:

  • Sancire l’obiettivo del fondo: non esiste una cifra prestabilita ma è utile definire l’obiettivo a cui si aspira. In genere, meglio avere una riserva che vada a coprire massimo 6 mesi di spese fisse. Questo obiettivo può essere adattato in base alla situazione familiare, lavorativa e privata;
  • Automatizzare il trasferimento: in questo caso bisogna ottimizzare il trasferimento della nostra cifra dedicata al risparmio. Potresti utilizzare un ordine permanente, un bonifico periodico oppure segnare sul calendario il giorno esatto in cui svolgere autonomamente l’operazione;
  • Apertura di un conto separato: aprire un altro conto non è un’idea da sottovalutare dato che questo ci faciliterà tante situazioni. Se è possibile, scegliamo uno senza costi di gestione e con un tasso di interesse positivo, anche se basso;
  • Calcolo del reddito e delle spese: proseguiamo con l’indagine sul reddito e sulle spese tramite una piattaforma apposita o un foglio di calcolo. Così potremmo vedere il computo totale delle entrate e delle uscite che ci aiuterà a capire la situazione economica;
  • Identificare la quota di risparmio: definire la somma precisa da destinare al fondo è altrettanto importante. Questa deve essere, ovviamente, realistica ragion per cui meglio partire da un 10% del nostro reddito netto. Se la situazione ce lo consente, va bene anche iniziare con un 15%. Cerchiamo di non strafare per non incappare in privazioni non necessarie.
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