Cosa c’è nel pacchetto delle patatine? La risposta spiazza tutti: non è quello che ci si aspetta

Molti si chiedono che cosa c’è nel pacchetto delle patatine. La risposta a questo quesito ha lasciato tutti spiazzati: non è quello che ci si aspettava.

Tra gli snack più amati dagli italiani, ma non solo, ci sono le classiche patatine in busta. Nei supermercati ce ne sono in grandi quantità e in molteplici tipi. Si trovano in quasi tutti gli aperitivi e sono immancabili quando si decide di fare una festa. Quello che spiazza, però, è quello che c’è dentro e che le fa rimanere così fragranti.

Pacchetto di patatine: cosa c'è dentro
Ingredienti nel pacchetto di patatine – CheNews.it

Tra gli spuntini più rapidi e gustosi in commercio ci sono i classici pacchetti di patatine che non solo sono buone, ma anche economiche, quindi alla portata di tutti. Ce ne sono in grande quantità: classiche o rustiche, speziate o normali, fritte o al forno. Il segreto del loro successo sta assolutamente negli ingredienti e nella loro consistenza fragrante e croccante che le rende irresistibili.

Più scricchiolano sotto i denti e più le patatine sono desiderate ed amate a qualsiasi età, sia da piccoli che da grandi. Quello che però non tutti sanno è che il segreto che le rende così croccanti è la conservazione. Infatti, al suo interno c’è una molecola che permette alle patatine di avere quella fragranza necessaria per farle rimanere dure e non farle ammollate.

Pacchetto di patatine, la molecola che le rende croccanti: svelato il suo segreto

Tante sono le curiosità intorno alle patatine in busta, una di queste riguarda la loro fragranza. Il prodotto rimane irresistibile e croccante finché rimane chiuso ermeticamente nei pacchetti, questo perché al suo interno c’è l’azoto molecolare (N2). Stiamo parlando di un gas inodore, incolore e insapore che è assolutamente sicuro per la nostra salute in quanto è presente in quasi per l’80% nell’aria che ci circonda.

L’azoto nei pacchetti di patatine consente di evitare il collasso della busta, mantenendo intatto il sapore del prodotto, così come la sua fragranza e la sua consistenza. È un modo per scongiurare che il suo sapore si alteri, rallentando in questo modo il degrado causato dalla proliferazione dei microrganismi. Il metodo di conservazione appena descritto si chiama Modified Atmosphere Packaging (Map) ed è suggerito per tutti quegli alimenti considerati “fragili”, ovvero che non possono subire un sottovuoto.

Tuttavia, l’azoto non è l’unico gas che viene impiegato per la conservazione dei cibi come le patatine in busta, la cui storia risale nel lontano 1853 a New York, dietro un’invenzione dello chef Georfe Crum. Per i salumi, le carni rosse e alcuni pesci si usano delle miscele ricche in ossigeno. Questo per mantenere la colorazione del prodotto naturale il più possibile. Mentre l’anidride carbonica si usa principalmente per le carni bianche e cotte.

Impostazioni privacy