Sono rosse o viola? La risposta vi sorprenderà: potreste avere l’agnosia

Di che colore sono queste ciliegie, rosse o viola? La risposta lascerà di stucco e potrebbe rivelare che si è affetti dall’agnosia: ecco di cosa si tratta.

Alcune risposte che possono essere scontate per alcune persone, non lo sono per gli altri. È il caso proprio di quegli individui che non riescono ben a capire quale sia il colore di un oggetto o, come in questo caso specifico, di un frutto. Potrebbe essere il primo allarme di una patologia che affligge più soggetti di quanto si pensi.

L'agnosia per il colore
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Quando si parla di ciliegie,  la maggior parte delle persone pensa al colore rosso per immaginarlo. Il nostro immaginario, infatti, immagina quel frutto con quel determinato colore, ma questa non è una condizione che appartiene a chiunque. Alcuni individui, per dei problemi di visione, non sanno che cosa sia un colore. Questa è una condizione rara che si chiama “agnosia per il colore” e non ha nulla a che vedere con i problemi di percezione o il daltonismo.

Una persona affetta da agnosia, vuol dire che ha una incapacità di capire un determinato colore. Diversi esperti stanno studiando questo problema per capire come risolverlo e comprendere meglio come funziona il cervello di ogni individuo quando deve distinguere i colori e come organizza le informazioni che arrivano.

L’agnosia per il colore, ecco che cos’è

L’agnosia per il colore è una patologia che si conosce da diverso tempo, ma è solo negli ultimi due decenni che ha riscontrato una maggiore attenzione, soprattutto grazie a un paziente che i ricercatori hanno rinominato MAH per tutelare la sua privacy. Questa è una condizione che si sviluppa in seguito a un evento traumatico, mentre raramente viene trasmessa per linea familiare.

La storia di MAH, invece, è più particolare perché ebbe un ictus (quindi un evento traumatico) quando aveva circa 40 anni. Un evento che però non gli lasciò delle gravi conseguenze. Quando decise di aderire a un programma di riabilitazione, i neurologi notarono qualcosa che non andava durante i test dei colori. MAH, infatti, non riusciva a riconoscere i colori. I medici, all’inizio credevano che era una conseguenza dell’ictus, ma poi il paziente ha confessato di aver avuto sempre problemi con i colori.

È venuto fuori che MAH non riusciva ad associare il concetto del colore rosso a un oggetto rosso. Dei test che hanno lasciato di stucco i medici, soprattutto quando è venuto fuori che anche la madre del paziente soffriva dello stesso problema, così come la figlia più grande. Si è trattato del primo caso diagnosi per il colore di tipo familiare, in seguito definito “dello sviluppo”.

Il neuroscienziato J. Peter Burbach, ha raccontato all’Atlantic, che non è detto che le persone che abbiano questa patologia se ne accorgano e abbiano la consapevolezza di essere affetti da agnosia per il colore. Proprio per questo motivo è complicato fare diagnosi, che in genere arriva solo dietro una forte insistenza del medico dopo aver riscontrato dei problemi evidenti. Quello che è certo è che le condizioni neurologiche intorno ai colori sono numerose e, spesso, molto complicate da diagnosticare.

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