Tempi di rincari energetici, tempi di caro-benzina: si può davvero riuscire a risparmiare sul carburante, quando, soprattutto nelle piccole città, spostarsi con l’auto diventa davvero indispensabile?
Non è un caso che, nell’era dei rincari energetici e dell’inflazione, la Ue stia portando avanti la concreta politica del sostegno ai carburanti alternativi, che equivalgono a risparmio e sostenibilità climatica.
Immaginate una giovane famiglia, con due piccoli bambini a carico. Mamma e papà hanno la fortuna di avere un buon lavoro, ma hanno deciso di vivere, gioco forza, per esigenze occupazionali, in un piccolo comune di provincia. Qui, in particolare la domenica e negli orari serali, i mezzi pubblici sono una chimera.
Aria buona, una casetta di campagna, il parco a due passi per far giocare i piccoli, ma ogni piccolo spostamento, dal medico, alla farmacia, al supermercato, richiede l’auto. E poi due lavori differenti, orari complicati, occorrono due vetture, per lui e per lei.
Gli spostamenti per andare in ufficio, le bollette da pagare, l’affitto oppure il mutuo, i costi dell’asilo nido e le spese di tutti i giorni di due bambini. Ecco che anche in un piccolo comune del centro sud, i tremila euro al mese, sogno per molti, diventano lo stretto indispensabile per arrivare giusto giusto a fine mese.
Se poi a tutto questo aggiungiamo anche l’aumento della benzina che ci ha attanagliato come un nodo alla gola nel 2022, mettere qualcosina da parte può diventare davvero impossibile. E allora è giusto chiedersi se esistono piccoli stratagemmi, naturalmente legali, per risparmiare qualcosina sul consumo di carburante. E’ indispensabile rifletterci, quando, evitare di prendere l’auto è, nella maggior parte dei casi, davvero improponibile.