Quanta acqua bere al giorno? La risposta non è 8 bicchieri

Nelle ultime settimane si è parlato della regola degli 8 bicchieri al giorno. Questa regola vale per tutti? La scienza dice altro. Vediamo insieme se esiste una strada unica da seguire.

Il consumo di acqua si contorna sempre di credenze e falsi miti. Come ben sappiamo, bere acqua è qualcosa di molto importante per il nostro organismo. Dall’altra parte, però, non sempre sappiamo quale sia il limiti. Non è un caso che la regola degli 8 bicchieri di acqua sia diventata una regola per molti.

Acqua
Fonte foto: Canva

La regola degli 8 bicchieri ha preso sempre più campo ma questa, come riportato dalla scienza, va annoverata nei falsi miti. In sintesi, questa regola non ha delle basi solide per cui prenderla come veritiera. Semplicemente, la quantità di acqua che ci serve dipende e varia da persona a persona.

Come anticipato, la scienza ha lavorato anche in questo campo. Lo ha fatto con lo studio apparso su Science dove si sottolinea come le differenze tra ogni singola persona siano tantissime. Si va dall’età fino a dove si è nati e così via. L’assunzione di acqua dipende, quindi, da molteplici fattori. Vediamo, dunque, perché la regola fa acqua da tutte le parti.

La regola degli 8 bicchieri di acqua è un falso mito: la risposta della scienza

Come riportato da Focus, uno dei tanti problemi di questa regola è che non conta l’acqua presente nel cibo. Anche gli alimenti danno un importante sostegno all’idratazione. Inoltre, gli studi passati prendevano come riferimento le testimonianze di alcune persone. Testimonianze che, però, erano poco rappresentative dato che non si valutava la diversità dei metabolismi.

In questa indagine, oltre 90 ricercatori ha coinvolto più di 5.600 persone provenienti da 26 Paesi. Le persone avevano un’età compresa tra gli 8 e i 96 anni. Gli scienziati hanno misurato il tempo impiegato dall’acqua. Hanno visualizzato tutto il processo dall’assunzione fino al rilascio. Il metodo utilizzato è stato quello dell’acqua doppiamente marcata. In sintesi, i volontari hanno bevuto una sostanza con all’interno degli isotopi poco comuni. Questi permettevano di rintracciare nell’organismo dato che potevano essere distinti.

Come spiegato da Dale Schoeller, fisiologo dell’Universitò del Wisconsin-Madison a capo del gruppo di ricerca, il ricambio medio dell’acqua nei partecipanti è variato da 1 a 6 litri. Il record spetta ai neonati , Gli uomini vedono il loro picco di volume nei 20 anni. Per le donne si va dai 20 ai 55 anni.

La differenza è l’attività fisica. La ricerca ha evidenziato che tra un uomo e una donna non allenati e che vivono ad una temperatura media di 10 gradi, il ricambio è di mezzo litro. Facendo attività fisica, invece, il ricambio è di un litro. Ad incidere anche lo Sviluppo Umano di un Paese, con un maggiore sviluppo abbiamo più ricambio idrico. Dunque, il consumo di acqua diventa importante. Come importante è conoscere la quantità da assumere. Questo perché potrebbe portare benefici non solo in termini di salute ma anche di cura nelle patologie che fanno riferimento al nostro standard di vita.

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