Fare la spesa sta diventando sempre più complicato. Gli aumenti sono sotto gli occhi di tutti. Il dato attuale è il più caro dal 1983. Le percentuali spaventano tutti i consumatori.
Il costo della vita è aumentato sempre di più. Anche procedere alla minima operazione può essere un serio problema. L’inflazione in Italia ha raggiunto numeri altissimo. Cosa dimostrata dagli ultimi dati forniti dall’Istat.
![Spesa](https://www.chenews.it/wp-content/uploads/2022/11/Spesa-1-1.jpg)
Gli ultimi anni hanno cambiato vari equilibri e scenari. Tutte situazioni che hanno messo i cittadini e consumatori in netta difficoltà. I prezzi al consumo sono decisamente aumentati e, questa cosa, non può essere sottovalutata. Oggi, fare la spesa è diventata quasi un’impresa. Aumenti che non si vedevano dal 1983 e che stanno preoccupando sempre di più.
Molte persone stanno cercando di mettere in campo una seria politica di risparmio. Anche per fare la spesa, c’è un trucco che è possibile applicare al supermercato. Piccole scorciatoie impossibili da non considerare vedendo gli aumenti che si stanno segnalando in questo periodo. Andiamo, quindi, a vedere i dati che sono stati diffusi dall’Istat per il mese di ottobre. Numeri che non lasciano alcun tipo di dubbio.
Salgono i prezzi per fare la spesa in Italia: tutti i dati
Dai dati forniti dall’Istat, rispetto ad ottobre dell’anno scorso, l’inflazione in Italia è salita dell’11.8%. Su un piano mensile, il dato è di 3,4%. In numeri dati dall’ente sono stati leggermente sotto le stime composte. Si parlava, infatti, di +11,9% e di +3,5%. Nella nota, però, si sottolinea come i prezzi siano in aumento.
Da quanto si apprende, l’accelerazione è dovuta ai beni energetici. Anche per quanto riguarda i beni alimentari si sono avuti dei rialzi a seguito di tensioni inflazionistiche. Nello specifico si ha un +71,1% per i beni energetici. Di questi il +51,6% è regolamentato. Per i beni alimentari si ha un +13,1% con un +13,3% lavorati mentre +12,9% non è lavorato. Altri beni sono 4,6% mentre i servizi culturali, cura della persona e ricreativi hanno una percentuale del 5,2%.
La corsa all’inflazione è stata sottolineata dall’Istat. Questi dati ci portano al giugno del 1983 quando la variazione avuta toccò +13,0%. Si deve tornare a quel momento per trovare un crescita così importante sul prezzo della spesa. Un dato che ha superato il marzo 1984 e l’ottobre 2022.
Aumentano anche frutta e verdura
Per quanto riguarda frutta e verdura, la Coldiretti ha lanciato un vero allarme. Si parla di un aumento importante tra produzione e consumo. In un anno, acquistare verdura porta ad una spesa del 25,1% in più. Mentre per la frutta, i rialzi sono del 6,5%.
Gli aumenti non riguardano solo i consumatori ma anche i produttori. Fare affidamento sulla plastica per le confezioni porta ad una spesa del 70% in più rispetto allo scorso anno. Tale discorso vale per le cassette di legno, +60%, e bollini ed etichette con il loro +35%.