Caro energia, arriva il bonus 3000 euro: non è per tutti, occhio alla scadenza

Una nuova misura di sostegno contro il caro energia. Si tratta del bonus 3000 euro destinato ad una categoria di persone. Ma attenzione alla scadenza: ecco che cosa c’è da sapere e chi può fare domanda.

Sono settimane e mesi che i governi europei si stanno affrettando a prepararsi per questo inverno. Anche se c’è poco spazio per evitare lo scenario peggiore, quello delle carenze e del blackout. Il ‘vecchio continente’, infatti, sta affrontando una grave crisi energetica. Per questo motivo sono frequenti le misure di sostegno a famiglie ed imprese contro il caro bollette di luce e gas.

bonus 3000
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L’Europa, e quindi anche l’Italia, sta affrontando due crisi che vanno di pari passo: quella del gas e quella dell’elettricità. Mentre i governi europei stanno cercando di trovare un accordo per controllare l’escalation del costo dell’elettricità e del gas, molti italiani si stanno informando su come possono fare domanda per ottenere dei bonus di sostegno contro il caro energia.

Tanti sono gli incentivi e bonus che sono stati lancianti con i vari decreti. Tra gli ultimi c’è il bonus 3000 euro inserito all’interno del Decreto quater. Una misura che ha come obiettivo quello di contrastare l’inflazione imperante. Per questo motivo è stata innalzata la soglia per quanto riguarda l’esenzione fiscale dei fringe benefit aziendali. Tuttavia, l’agevolazione ha un termine ben preciso al quale bisogna prestare attenzione.

Bonus 3000 euro per le aziende: ecco come funziona

Già da qualche settimana si parlava di un bonus per le aziende. Una manovra adesso effettiva con la firma del decreto Aiuti quater. Il governo Meloni ha alzato la soglia dell’esenzione fisale dei fringe benefit aziendale. Una decisione arrivata per mitigare le difficoltà derivanti dal caro bollette e dall’inflazione. E per questo è stato reso disponibile un bonus 3000 euro, a differenza di quello da 600 euro.

Come anticipato, però, bisogna prestare attenzione alla scadenza di questa manovra. Questo perché tale sostegno è valido solo per l’anno 2022. E ha come obiettivo quello di far aumentare gli stipendi dei dipendenti in busta paga attraverso un rimborso anche per quanto riguarda le utenze domestiche. Si tratta di utenze che verranno sostenute dal bonus e riguardano gli immobili del dipendete, o uno dei suoi familiari.

Ma a chi spetta questo bonus? Il sostegno viene erogato solo dalle aziende del settore privato, e quindi ne beneficiano i lavoratori dipendenti. Questo vuol dire che sono escluse le società della pubblica amministrazione e di conseguenza i lavoratori statali. Nel sostegno rientrano anche le spese delle bollette per uso domestico condominiale.

Per ottenere i cosiddetti fringe benefit non serve nessuna domanda. Bisogna aspettare e capire quali sono le scelte che farà l’azienda. La società privata può scegliere se offrirlo ai suoi dipendenti o no. A tal riguardo, sono state mosse delle critiche da parte di Confindustria in merito al fatto che il bonus copre solo una piccola parte dei lavoratori. E può accadere che l’azienda decida di non pagare i propri dipendenti per coprire le spese delle bollette.

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