Buco nero vicino alla Terra, la scoperta è incredibile: siamo in pericolo?

Un gruppo di astronomi ha trovato un buco nero vicino alla Terra, generando grande stupore tra nella comunità scientifica. Il nostro pianeta e la vita sono in pericolo.

I buchi neri sono un grande mistero dell’universo. Un qualcosa che da più di un secolo ha caratterizzato e affascinato l’umanità. Da quando Karl Schwarzchild ha teorizzato la loro esistenza nel 1916, hanno avuto quell’aura di mistero che li rende un oggetto di studio più che interessante. È di pochi giorni fa la novità che un gruppo di astronomi ha trovato un buco molto vicino alla Terra: che cosa vuol dire?

buco nero vicino alla terra
fonte foto: AdobeStock

All’inizio del secolo scorso, i buchi neri rappresentavano una spiegazione per risolvere la teoria della “relatività generale” dello scienziato Albert Einstein. Negli anni si è passato allo studio di come questi potessero influenzare i corpi celesti intorno a loro. Per poi studiare più approfonditamente i buchi neri super massicci. Quello che è certo è che gli studi non si sono mai fermati in tale senso.

Un team di astronomi ha adesso scoperto un buco nero relativamente piccolo in agguato vicino alla Terra. Precisamente, più vicino alla costellazione dell’Ofiuco, a circa 1.600 anni luce di distanza. È il buco nero conosciuto più vicino al nostro pianeta mai trovato prima. Ma la Terra è in pericolo essendo così vicina a uno di questi corpi celesti? Andiamo a vedere che cosa è stato detto.

Buco nero vicino alla Terra: ecco che cosa succede

I buchi neri sono uno dei più grandi misteri dell’universo. Continuano ad affascinare e confondere gli scienziati, scoprendo ogni tanto nuove caratteristiche e presentando scoperte meravigliose sulla loro condizione e natura. Come in questo caso. La nuova scoperta, soprannominata Gaia BH1, è tre volte più vicina alla Terra rispetto al precedente detentore del record e si trova attorno a una stella nella costellazione dell’Ofiuco.

Il buco nero Gaia BH1 è stato scoperto utilizzando il moderno telescopio Gemini North alle Hawaii, che fa parte del Gemini International Observatory. Raccogliendo i dati della navicella spaziale Gaia dell’ESA, inviata in missione alcuni mesi fa. Come spiegato da alcuni portali come Open, i dati di Gaia suggeriscono che il movimento della suddetta stella fosse particolarmente raro e irregolare per un singolo oggetto. In pratica c’era qualcosa che influenzava il suo spostamento teorico.

E così è stato, c’era un piccolo buco nero che cambiava la sua traiettoria e orbita. Ma niente panico, la Terra non è in pericolo ed il buco nero non è una minaccia per noi. Sebbene sia più vicino alla Terra, tieni presente che le distanze astronomiche sono spesso enormi. Più di quanto riusciamo a capire. Un anno luce equivale a circa 9,5 trilioni di chilometri, quindi 1.600 anni luce di distanza non sono così vicini come potremmo pensare a primo impatto.

Detto ciò, aggiungiamo anche il fatto che questa scoperta è importante per diversi motivi. Uno di questi è perché, ad oggi, questo corpo gigantesco è rimasto quasi invisibile. I buchi neri sono difficili da individuare. Si ritiene che grazie alle loro scoperte e ricerche, gli astrofisici saranno in grado di affinare il modo in cui questi oggetti vengono rilevati nello spazio. Creando modelli migliori di sistemi di rilevamento e imparando a localizzarli in base alle attrazioni gravitazionali che generano nello spazio.

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