Taxi, l’autista può non accettare il pagamento con POS? La verità

L’autista di un taxi può rifiutarsi di far pagare il proprio cliente con POS, chiedendo espressamente soldi in contanti? Ecco la risposta a questo quesito. 

Una realtà che si sta facendo sempre più forte negli ultimi anni è l’utilizzo di metodi di pagamento digitali sempre più preferiti ai soldi in contanti. Sempre più persone infatti scelgono il digitale per una questione di convenienza, semplicità e velocità per effettuare qualsiasi tipo di pagamento.

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E in questo senso anche i governi si stanno adoperando per far sì che le persone scelgano di utilizzare sempre più tali mezzi introducendo nuove regole e obblighi. Tra questi c’è stato l’avvento dell’obbligo del POS in qualsiasi attività. Tra i vari settori a cui si è allargata questa obbligatorietà vi è quello dei taxi. Anche su questi mezzi di trasporto infatti è possibile pagare con POS. Ma cosa fare se l’autista non vuole accettare tale metodo di pagamento? Ecco che cosa ci dice la legge a riguardo.

Taxi, le regole che gli autisti devono rispettare

Da quando si è concretizzata la regola per l’utilizzo del POS tante attività di qualsiasi genere si sono dovute aggiornare con i tempi. Il più importante motivo che c’è dietro la scelta del governo di favorire i pagamenti digitali è per cercare di superare quello che è il fenomeno dell’evasione fiscale. Ogni tipo di pagamento digitale infatti è tracciabile, ed impossibile da eludere.

Tra le varie categorie che hanno dovuto imparare a stare al passo con i tempi ci sono anche i taxi. A fine giugno del 2022 infatti è stato decretato che anche questi mezzi di trasporto hanno l’obbligo di accettare tali tipi di pagamenti. In realtà si tratta di una misura governativa che nasce già nel 2012, ma all’epoca non erano previste delle sanzioni. Questo è un grande cambiamento a cui però numerosi autisti non sembrano volersi allineare.

È bene sapere dunque cosa ci dice la legge a riguardo. Sappiamo infatti che gli autisti non possono decidere se accettare un pagamento in contanti o uno digitale, ma hanno come obbligo unico quello di usufruire del pagamento con POS. Per questo motivo dunque i tassisti non possono in alcun modo rifiutarsi di ricevere il compenso che gli spetta con carte di credito o pagamenti digitali, anche per importi di piccola entità come 5 o 10 euro.

Cosa fare se un tassista rifiuta il POS?

Come già anticipato purtroppo alcuni tassisti non hanno preso bene la novità dell’introduzione del POS per farsi pagare per i loro servizi. Ma cosa fare se ci si imbatte in un autista che rifiuta di seguire le regole? Prima di tutto ci si potrebbe tutelare assicurandosi prima di iniziare la corsa, se il tassista rispetta o meno la norma in vigore.

Nel caso però ci si dovesse imbattere in un tassista che rifiuta totalmente tale metodo, quello che si può fare è scendere dall’auto, rifiutarsi di pagare e soprattutto segnalare l’accaduto alle autorità competenti, tra cui la Guardia di Finanza. Un consiglio importante è quello di segnarsi la targa del mezzo, che può servire alle forze dell’ordine per svolgere l’indagine. Il conducente del mezzo che va contro la legge rischia di prendere una bella multa, che può variare in base alla situazione.

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