Incidenti più tragici della MotoGP: gli eventi più scioccanti

Non è una novità che la MotoGP è considerato uno degli sport più pericolosi che ci siano. Nell’arco della sua storia ci sono stati tanti incidenti, molti di questi mortali: ecco quali sono i più tragici e scioccanti.

Gli sport automobilistici riuniscono persone che hanno grande coraggio e che sono disposte a rischiare la vita a bordo del loro mezzo, siano esse a due o quattro ruote. L’integrità fisica dei piloti è messa a dura prova ogni volta che percorrono rettilinei a velocità elevatissima e affrontano curve strettissime. Nel corso degli anni si sono verificati gravi incidenti che hanno sconvolto il motomondiale.

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fonte foto: AdobeStock

I piloti che decido di iniziare una carriera nella MotoGP sono i primi ad esserne consapevoli che potranno essere vittima di incidenti. Guidare una moto a 250 chilometri orari e in una competizione è un’attività ad alto rischio. Anche in uno sport controllato e seguito come il motomondiale, dove ci sono tanti professionisti dietro l’organizzazione.

La maggior parte delle volte se la cavano nel migliore dei modi, al di là della delusione per la classifica e per la gara. Altre volte, invece, sono stati vittime di gravissimi episodi che hanno portato la scomparsa prematura di molti sportivi, gettando un’ombra sull’intero sport. Andiamo a vedere gli incidenti più tragici della storia del motomondiale.

MotoGP, incidente Luis Salom nel 2016

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fonte foto: Ansa

Quello di Luis Salom è stato l’ultimo incidente mortale che si è verificato su un circuito del motomondiale. Il pilota spagnolo era in sella alla sua Kalex quando ha perso la vita durante il Gran Premio della Catalogna. Era il 3 giugno 2016 quando durante le prove lo spagnolo perde il controllo della sua moto e cade, venendo colpito in modo violento dal suo mezzo.

È stato soccorso subito e poi trasportato all’ospedale di Barcellona. Non c’è stato nulla da fare. Il pilota è morto pochi minuti dopo il suo ricovero a causa delle tante lesioni interne che gli sono state fatali. Non aveva compiuto ancora 25 anni quando ha perso la vita.

MotoGP, incidente Shoya Tomizawa nel 2010

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fonte foto: Ansa

Aveva solo 19 anni il pilota giapponese Shoya Tomizawa quando ha peso la vita al Gran Premio di San Marino 2010. Tomizawa è caduto sul famoso “curvone”, una delle curve più famose del circuito di Misano, che adesso è stato ribattezzato Marco Simoncelli. Il pilota è stato investito dalle moto di Scott Redding e Alex De Angelis che hanno causato lesioni alla testa, al torace e all’addome.

È morto poco più di un’ora dopo in ospedale. Tomizawa aveva vinto una gara nel Campionato del Mondo Moto2 2010. La cosa che mette i brividi è che il pilota indossava un numero 74 sulla spalla sinistra della sua tuta. Era un omaggio a Daijiro Kat , pilota giapponese scomparso nel 2003 sul circuito di Suzuka.

MotoGP, incidente Marco Simoncelli nel 2011

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fonte foto: Ansa

Tra gli incidenti della MotoGP che ci fanno più male c’è quello di Marco Simoncelli avvenuto il 23 ottobre 2011 al Gran Premio della Malesia, sul circuito di Sepang. È qui che il pilota italiano ha scioccato il pubblico con la sua terribile caduta. Ha perso il controllo della sua moto ed è finito sull’asfalto dove le moto di Colin Edwards e Valentino Rossi non hanno potuto fare niente per evitarlo.

Entrambe le moto dei due piloti hanno investito il pilota sulla Honda poco dopo la sua caduta, con Rossi che lo ha colpito alla testa. Pochi minuti dopo l’incidente, l’organizzazione ha confermato la sua morte. Simoncelli aveva 24 anni ed era stato campione del mondo nella 250cc.

MotoGP, incidente di Daijiro Kato nel 2003

Daijiro Kato
fonte foto: Ansa

La morte di Daijiro Kato nella gara di apertura del 6 aprile 2003 è stato uno shock per gli appassionati di questo sport. Il giapponese ha subito una rovinosa caduta davanti il suo pubblico, al Gran Premio del Giappone. Il pilota si è schiantato con la sua Honda contro le protezioni ad una velocità di 200 chilometri orari sul circuito giapponese di Suzuka.

È morto a soli 26 anni dopo 13 giorni passati in coma in ospedale a causa di un trauma cranico e lesioni interne al torace. Non ha mai ripreso conoscenza e gli organizzatori del motomondiale hanno deciso di non correre più sul quel circuito.

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