Pensioni in aumento per la fine dell’anno? Le novità deludono

Con le spese che continuano a crescere in tanti si chiedono se le pensioni sono in aumento per i prossimi mesi. Tante sono le novità in merito, ma c’è delusione: ecco quello che c’è in ballo.

L’attuale crisi economica e della qualità della vita sta portando tanti disagi all’interno delle famiglie. Delle difficoltà che appartengono a tutte le generazioni, nessuno escluso. Molte persone sono ora concentrate sul caro bollette che aspetterà nei mesi invernali e che si prospettano esorbitanti. Proprio per questo motivo i contribuenti si augurano di vedere il proprio assegno mensile aumentare.

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fonte foto: AdobeStock

Il cambio di guardia imminente al governo dopo le elezioni politiche rappresenta un cambio di direzione ed apre un nuovo capitolo politico per il nostro paese. Ma, al di là dei vinti e vincitori, gli italiani non dimenticano la situazione economica in cui si trova la penisola. L’inflazione in Italia è al livello più alto degli ultimi quaranta anni e le bollette di elettricità e gas sono alle stelle, mentre è in arrivo il freddo.

Tra i tanti nodi che bisogna sciogliere da un punto di vista politico ed economico c’è quello in merito alle pensioni e l’atteso aumento che sperano i tanti contribuenti. Per quanto riguarda una riforma pensionistica c’è da attendere ancora un bel po’, anche se ci saranno probabilmente delle modifiche alla Legge Fornero. Quello che è sicuro è che ci saranno degli aumenti per gli effetto conguagli.

Pensioni in aumento per i conguagli: ecco a chi spetta e quando

In questi giorni sono state erogate le pensioni di ottobre 2022 che non hanno visto gli aumenti. Le cose possono cambiare a novembre 2022 per coloro che hanno avuto un reddito annuo sotto i 20 mila euro. Tutti loro possono avere un ritocco del 2% sugli assegni con una maggiorazione di 150 euro.

Dal 1° novembre 2022, tutti i pensionati possono usufruire del conguaglio pari allo 0,2%. Si tratta di una misura rivolta a chiunque ed ha un effetto retroattivo dal 1 gennaio 2022.  Per i contribuenti che hanno assegni e redditi bassi, le pensioni avranno un 2% in più che è rivolto a chi ha un reddito al di sotto dei 35 mila euro annui. Parliamo di pensioni che non superano i 2.692 euro al mese.

Una manovra che però ha deluso molte persone, visto che la cifra non sposta molto rispetto alla situazione attuale. Basti pensare che chi percepisce 1000 euro godrà di un aumento di 20 euro, davvero infima come cosa. Una misura che strizza l’occhio ai redditi medio-alti, mente per quelli che hanno redditi bassi la situazione non cambia.

A deludere è anche la manovra dello 0,2%, dove la maggiorazione è solo di qualche euro. Una pensione di 800 euro prenderà un aumento di soli 21 euro per un anno. L’unica speranza è quella di vedere le pensioni aumentate nel 2023, ma per questo bisogna ancora aspettare e vedere come andranno le cose.

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