Galline, condizioni disumane per la produzione di uova: ecco le loro condizioni

Le galline ci portano in dote uno dei prodotti più amati in assoluto. Le condizioni di produzione, però, risultano essere inaccettabili. Ecco lo scenario che sta preoccupando.

L’argomento sulle condizioni e gli atteggiamenti degli allevamenti in Italia è molto sentito. La cura degli animali che producono prodotti che arrivano sulla nostra tavola deve essere altissima. Un’inchiesta, però, ha messo in luce tutt’altro scenario. Condizioni a dir poco disumane per chi ci concede le uova.

Galline
Fonte foto: Adobe Stock

Sappiamo molto bene come la cura degli animali deve essere decisamente adeguata. L’atteggiamento verso di loro e dell’ambiente in cui vivono deve essere a dir poco florido. Purtroppo, però, non è affatto così e si sono evidenziati ambienti in cui le galline avevano zampe deformate ed erano a contatto con delle carcasse.

Alcuni luoghi, dunque, si sono dimostrati assolutamente non sicuri. A portare alla luce quanto descritto ci ha pensato l’inchiesta strutturata dalla coalizione End The Cage Age. Inchiesta svolta in alcuni allevamenti di galline presenti nel Nord Italia. Le immagini sono state diffuse dall’Associazione Lega Anti Vivisezione. Questa aderisce al progetto di non mettere più gli animali in gabbia. Vediamo i dettagli dell’inchiesta.

Condizioni disumane per le galline: l’inchiesta scuote tutti

L’indagine ha portato alla luce una situazione a dir poco allarmante. Ci sono delle strutture che pongono gli animali in uno scenario di malessere assoluto. Tantissima è la sofferenza che, in questo caso, le galline sono costrette a vivere. Le immagini hanno documentato come loro erano a contatto con animali morti. Il contatto poteva anche durare settimane.

Come possiamo immaginare, il tasso di infezioni è molto alto in questo contesto. Tanti animali, infatti, risultano poi essere affetti da infestazione da acari rossi e gastroenterite. Tali infezioni sono state trovate sia su quelli vivi che sugli animali morti. Molte galline presentavano anche la ritenzione dell’uovo. La condizione, se non tratta in tempi brevi, porta alla morte dell’animale. Inoltre, alcune galline presentavano delle pesanti deformazioni alle zampe. Queste erano dovute al fatto che vivevano spesso in gabbia.

A peggiorare la situazione ci sono anche le condizioni igienico-sanitarie critiche. I sistemi di pulizia molto spesso risultano essere o non adeguati o non funzionanti. Questo porta le deiezioni ad essere a contato con le uova deposte. Tutto in un angolo molto ridotto. Questa è un altro aspetto pericolo sia per le galline che per la nostra salute. Tale scenario può dare spazio alla zoonosi come, ad esempio, l’influenza aviaria.

Questa inchiesta ha portato alla luce il fatto che pare evidente come l’allevamento in gabbia non sia più idoneo. Questo non rappresenta più una situazione ideale per gli animali. In gabbia, le galline non possono neanche essere naturali come il raspare il terreno. Oppure ritagliarsi un piccolo spazio di tranquillità per deporre le uova. Lo stress anche per loro è decisamente alto e possono portare ad atti molto aggressivi. Dunque, la battaglia contro gli allevamenti in gabbie è partito. Magari, in futuro, ci potrebbe essere una disposizione in merito da parte del governo.

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