Cosa fare se il volo aereo è cancellato? Le indicazioni per esporre i nostri diritti

Ci possono essere seri imprevisti attorno ad un volo aereo. I viaggiatori potrebbero chiedersi come esporre i propri diritti. Scopriamolo i dettagli insieme.

Gli ultimi mesi non sono stati affatto facili per i viaggiatori di tutto il mondo. Sono stati tanti i problemi tra voli cancellati, ritardi e bagagli smarriti. Tutte situazioni che non hanno fatto felici i tanti viaggiatori. Gli stessi che si sono chiesti quali diritti potessero far valere per contestare tale vicende.

Volo aereo problemi
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Le compagnie aeree non possono fare quello che vogliono. Anche loro hanno dei diritti ma anche dei doveri e degli obblighi in tema di assistenza e di informazione. Come detto, non possono prendere una decisione all’improvviso lasciando i viaggiatori nello sconforto più totale. Quindi, anche i viaggiatori possono rifarsi dalle decisioni in cui non possono agire minimamente.

Per dare un quadro chiaro a come mostrare i propri diritti ci ha pensato l’Enac. Ha esposto le varie tutele all’interno della Carta dei diritti del Passeggero. Un documento che dovrebbe essere letto da tutti i viaggiatori prima di partire. Così da vedere i propri diritti e, magari, avere un rimborso al danno causato dalla compagnia.

Volo aereo, ecco le tutele dei viaggiatori: si può arrivare al rimborso

In caso di problemi, la compagnia deve avvisare per tempo. Le modalità e proprio il tempo devono essere chiari fin dal primo momento. La comunicazione non può avvenire a pochi minuti dal volo. Inoltre, il viaggiatore dovrà essere accompagnato durante il processo innescato dalla cancellazione del volo o dal ritardo dello stesso.

Se il problema dipende dalla compagnia, il viaggiatore può decidere di prendere un altro volo, sarebbe un’alternativa, oppure chiedere il rimborso. Quest’ultimo elemento può essere richiesto anche se c’è stato un trasferimento su un altro volo. Rimborso che viene negato solo nel caso in cui il volo fosse gratuito o ci fossero altre agevolazioni.

Il rimborso può avvenire se l’aereo ha un ritardo nell’atterraggio di oltre 3 ore. Oppure se la cancellazione è stata comunicata entro 14 giorni. I nostri diritti possono essere esposti anche nel caso non ci facessero salire sull’aereo per overbooking. Stesso discorso se perdiamo l’aereo dopo vari ritardi o cancellazioni.

Le tutele arrivano anche dall’Europa. Il regolamento numero 261/2004 ha svelato delle regole comuni a protezione del passeggero. Oltre a dare un incentivo alle compagnie aeree di non far verificare situazioni che causerebbero un serio problema a tantissime persone.

Quando il rimborso supera il costo del biglietto

Abbiamo spiegato in precedenza tutte le tutele del caso. Ma ci sono situazioni che potrebbero portare a rimborsi che superano il costo del biglietto. Questo viene calcolato tramite chilometri previsti.

Fino a 1.500 km la cifra è di 250 euro. Fino a 3.500 km si parla di 400 euro mentre oltre questi chilometri la cifra sale a 600 euro. Mentre la società non è tenuta a risarcire se il problema non è nato da loro. Nel caso ci fossero dubbi, si può presentare in ogni modo la richiesta di risarcimento. In quel caso, la compagnia dovrà dimostrare che il problema non fa capo a loro. Il tempo per fare domanda è di 2 anni.

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