Il decreto legislativo pone un serio cambiamento al congedo parentale. Nuove regole dal 13 agosto che mette in luce nuove tutele. Andiamo a vedere insieme tutti i dettagli sulle nuove indicazioni.
La politica italiana continua ad andare avanti nonostante la recente sfiducia nel parlamento al governo. L’elezioni si verificheranno a fine settembre ma, nel frattempo, l’esecutivo uscente sta lavorando sulle disposizioni che già erano in essere. Una riguarda il congedo parentale che, dal 13 agosto, vedrà in atto nuove regole.
![Congedo parentale](https://www.chenews.it/wp-content/uploads/2022/08/Congedo-parentale.jpg)
Partiamo con il dire che il congedo parentale si riferisce alla tutela dei lavoratori dipendenti in merito al rapporto con i figli nei loro primi anni. Questa misura viene riconosciuta ad entrambi i genitori. Sia che si parli di una nuova nascita sia che si parli di affidamento o adozioni.
In questo momento, nei giorni di assenza dalla propria professione si riceve un’indennità del 30%. L’assenza, però, non deve superare gli 11 mesi se ci si riferisce ad entrambi i genitori. Dal 13 agosto, però, alcuni criteri sono destinati a cambiare in maniera importante. Maggiore, quindi, sarà la tutela per quanto riguarda il congedo parentale. Andiamo a vedere tutti i dettagli.
Congedo parentale, dal 13 agosto tanti cambiamenti: ecco le nuove indicazioni
Come detto, il congedo parentale entra in gioco quanto certe esigenze affettive e relazioni non possono essere svolte per il lavoro del genitore. Dopo il classico congedo, il padre o la madre ha altri giorni di permesso. Come ricorda la Cassazione, però, è importante che il lavoratore non approfitti troppo della situazione. Il rischio, in caso di violazione, è il licenziamento.
Tale congedo spetta ad entrambi i genitori che hanno un figlio di almeno 12 anni. La somma dei giorni di permesso non può superare i 10 mesi che possono diventare 11 se il padre richiede 3 mesi di permesso. Il congedo è previsto anche per i dipendenti che adottano un bambino e i giorni di permesso sono uguali ai genitori naturali. Alla maggiore età del figlio adottato, però, tale misura decade.
Dal 13 agosto, il congedo parentale sarà del 30%. Retribuzione che si legherà anche per i figli che hanno un’età tra i 6 e i 12 anni. Non si farà più riferimento all’età dei figli, l’unica condizione è quella di non aver superato il limite dei giorni permessi dalla misura.
In questo caso, il congedo viene retribuito per i primi 3 mesi al 30%. Questi diventano 6 mesi se si parla di entrambi i genitori. Dopo i 3 mesi, il decreto legge, genera altri 3 mesi indennizzati. Questi possono toccare i due genitori e usufruiti in maniera alternata. In sostanza, sono 9 i mesi di congedo parentale. Per un solo genitore, invece, sono 6.
La domanda va eseguita all’INPS ma è il titolare che anticipa l’indennità. Il metodo consigliato è quello online ma si può effettuare anche al numero verde 803 164 dell’Istituto da rete fissa. Da rete mobile, a pagamento, il numero è 06164164. Ci si può rivolgere anche al CAF o al patronato.