Congedo parentale, dal 13 agosto nuove indicazioni: i dettagli

Il decreto legislativo pone un serio cambiamento al congedo parentale. Nuove regole dal 13 agosto che mette in luce nuove tutele. Andiamo a vedere insieme tutti i dettagli sulle nuove indicazioni.

La politica italiana continua ad andare avanti nonostante la recente sfiducia nel parlamento al governo. L’elezioni si verificheranno a fine settembre ma, nel frattempo, l’esecutivo uscente sta lavorando sulle disposizioni che già erano in essere. Una riguarda il congedo parentale che, dal 13 agosto, vedrà in atto nuove regole.

Congedo parentale
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Partiamo con il dire che il congedo parentale si riferisce alla tutela dei lavoratori dipendenti in merito al rapporto con i figli nei loro primi anni. Questa misura viene riconosciuta ad entrambi i genitori. Sia che si parli di una nuova nascita sia che si parli di affidamento o adozioni.

In questo momento, nei giorni di assenza dalla propria professione si riceve un’indennità del 30%. L’assenza, però, non deve superare gli 11 mesi se ci si riferisce ad entrambi i genitori. Dal 13 agosto, però, alcuni criteri sono destinati a cambiare in maniera importante. Maggiore, quindi, sarà la tutela per quanto riguarda il congedo parentale. Andiamo a vedere tutti i dettagli.

Congedo parentale, dal 13 agosto tanti cambiamenti: ecco le nuove indicazioni

Come detto, il congedo parentale entra in gioco quanto certe esigenze affettive e relazioni non possono essere svolte per il lavoro del genitore. Dopo il classico congedo, il padre o la madre ha altri giorni di permesso. Come ricorda la Cassazione, però, è importante che il lavoratore non approfitti troppo della situazione. Il rischio, in caso di violazione, è il licenziamento.

Tale congedo spetta ad entrambi i genitori che hanno un figlio di almeno 12 anni. La somma dei giorni di permesso non può superare i 10 mesi che possono diventare 11 se il padre richiede 3 mesi di permesso. Il congedo è previsto anche per i dipendenti che adottano un bambino e i giorni di permesso sono uguali ai genitori naturali. Alla maggiore età del figlio adottato, però, tale misura decade.

Dal 13 agosto, il congedo parentale sarà del 30%. Retribuzione che si legherà anche per i figli che hanno un’età tra i 6 e i 12 anni. Non si farà più riferimento all’età dei figli, l’unica condizione è quella di non aver superato il limite dei giorni permessi dalla misura.

In questo caso, il congedo viene retribuito per i primi 3 mesi al 30%. Questi diventano 6 mesi se si parla di entrambi i genitori. Dopo i 3 mesi, il decreto legge, genera altri 3 mesi indennizzati. Questi possono toccare i due genitori e usufruiti in maniera alternata. In sostanza, sono 9 i mesi di congedo parentale. Per un solo genitore, invece, sono 6.

La domanda va eseguita all’INPS ma è il titolare che anticipa l’indennità. Il metodo consigliato è quello online ma si può effettuare anche al numero verde 803 164 dell’Istituto da rete fissa. Da rete mobile, a pagamento, il numero è 06164164. Ci si può rivolgere anche al CAF o al patronato.

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