Dormire, da soli o in compagnia? La risposta potrebbe sorprendevi

Molti si saranno chiesti se ci sia differenza tra il dormire da soli o in compagnia. Soprattutto in termini di benefici. Scopriamolo insieme.

Dormire è un’attività che deve essere svolta in pieno benessere. Un’ottima qualità del sonno, infatti, permette di poter svolgere tutte le attività quotidiani. Se viene a mancare questo tassello, allora potrebbero risentire tante situazioni. Molti, a tal proposito, si chiedono se sia meglio dormire da soli o con il partner. E cosa succede se nel letto c’è anche un bambino.

Dormire
Adobe Stock

In prima battuta, possiamo dire che le proprie abitudini sono legate al noi stessi. Per questo motivo, ognuno può avere una propria idea in mente. Una propria preferenza sul dormire da soli o in compagnia. Questa volta, però, è proprio uno studio che ci viene in supporto con una risposta che non lascia dubbi.

Come abbiamo detto, dormire è un’attività fondamentale. Per avere un sonno adeguato ci sono alcuni accorgimenti da mettere in atto. Inoltre, ci sono anche errori che spesso facciamo e che non ci permettono di dormire adeguatamente. In questo caso, invece, faremo luce su cosa dice la scienza in merito al dormire da soli o in compagnia. Ecco la risposta.

Dormire, in compagnia la qualità del sonno è più alto: i dettagli

Alcuni studi hanno svelato che dormire con il partner può davvero avere effetti positivi su noi stessi. Chi lo fa, infatti, ha episodi meno gravi di insonnia. A tal proposito, molti si chiedono come mai l’insonnia sfoci ad una certa età. A dare valore al dormire con il partner è anche il fatto che ci si svegli meno stanchi e si riposi di più rispetto a quando lo si fa da solo.

La qualità del sonno quando si dorme in compagnia è maggiore, ci si addormenta in maniera più semplice e si hanno meno apnee notturne. Queste attività sono molto fastidiose perché c’è l’interruzione dell’attività respiratoria che provoca pesanti risvegli. Questo studio è stato svolto tramite questionari eseguiti da circa un migliaio di adulti della Pennsylvania. Quindi un test sul sonno avvenuto clinicamente.

Discorso a parte per chi condivide il letto con i figli. Tale pratica, infatti, è legata ad episodi gravi di insonnia. Il numero di apnee notturne aumenta e c’è un minor riposo in generale. Anche il livello di stress risulta essere più alto. Quindi, la situazione è molto chiara. Secondo lo studio, tutte e tre le situazioni incidono su di noi. Con il partner abbiamo meno ansia, stress e depressione. Con una soddisfazione importante sia a livello personale che sociale. Se si dorme da soli si può avere una certa insoddisfazione della vita.

Le informazioni di questo articolo hanno scopo divulgativo. Sono studi apparsi su riviste di settore e non devono sostituire la consulenza con medici di fiducia o specialisti. Inoltre, non devono prese come riferimento al posto di diagnosi o piani terapeutici.

Impostazioni privacy