Pensione prima del previsto? Le possibilità da tenere in considerazione

Pensione prima del previsto? Sono in tanti che vorrebbero farlo ma che forse non sono cosi bene informati: ecco le possibilità che al momento è possibile prendere in considerazione.

Sono davvero tantissime le persone che a prescindere dal tipo di lavoro che svolgono e dal campo per cui si sono specializzate, si chiedono se sia possibile lasciare prima del tempo, ovvero prima di aver raggiunto l’età giusta o di avere maturato i contributi che lo Stato chiede. Le incertezze sono infatti davvero ancora molte anche se Quota 41 potrebbe cambiare radicalmente le carte in tavola, ma per saperlo bisognerà aspettare la fine del 2022.

Pensione
Pixabay

Ad ogni modo, a prescindere da questa nuova legge che potrebbe andare in vigore con il nuovo anno, esistono delle possibilità che forse non tutti conoscono e che permetterebbero alle persone di potere chiedere la pensione anticipata.

Entriamo quindi nel vivo del discorso e cerchiamo di capire di che cosa nello specifico stiamo parlando, ecco quale sono le possibilità da prendere in considerazione.

Pensione, ecco le regole in vigore per poterla chiedere prima del tempo

Pensione è ancora oggi uno degli argomenti che in tanti non possono fare a meno di pensare specialmente per quella parte della popolazione che vorrebbe cercare di anticipare il proprio addio al lavoro, a prescindere dai campi che ognuno occupa.

Il sito informazioneoggi.it ha messo la questione in mano a degli esperti che hanno appunto vagliato vari casi, ad esempio per chi percepisce l’assegno di invalidità, pare proprio che questo possa essere trasformato in pensione di vecchiaia al raggiungimento dell’età della pensione che al momento è quella di 67 anni. Il passaggio da assegno di invalidità e pensione di vecchiaia è automatico se si sono raggiunti 20 anni di contributi.

Discorso diverso per chi vuole chiedere la pensione anticipata, se parliamo infatti di lavoratori precoci esiste la Quota 41, ovvero una pensione che esiste a prescindere dall’età anagrafica permette di anticipare la pensione se il lavoratore ha 41 anni di contributi. I lavoratori che possono accedere a questo privilegio devono appartenere alle categorie: disoccupati, caregiver, lavoratori con mansioni gravosi, invalidi civili con una invalidità parti o superiore al 74%. Ma non è tutto di può anche chiedere il pensionamento anticipato con il prepensionamento tramite l’isopensione che da la possibilità di anticipare di sette anni il pensionamento.

Infine l’Opzione donna ha i suoi pro e i suoi contro, da una parte infatti può essere penalizzante soprattutto se la carriera è discontinua, pare infatti che la decurtazione dell’assegno può essere compresa tra il 25 e il 30% dell’ultimo stipendio percepito, dall’altra però permette di anticipare la pensione 8/9 anni prima con il sistema interamente contributivo.

Da prendere in considerazione anche Quota 100 e Quota 102 che sono però due soluzioni temporanee, a beneficiarne possono essere solo coloro che hanno maturato entro il 31 dicembre 2021: 62 anni di età e 38 di contributi. La seconda, che ha sostituito Quota 100, i requisiti sono 64 anni di età e 38 di contributi che devono essere raggiunti entro il 2022.

Gestione cookie