5 cose da sapere per farti annullare una multa stradale

Almeno una volta nella vita tutti hanno preso una multa stradale. Vediamo quali sono le 5 cose da sapere per annullare le contravvenzioni. 

Se c’è una delle cose più fastidiose per un conducente è senza dubbio quella in cui si viene sottoposti ad una multa. Questa non solo è costosa, ma anche dispendiosa in termini di tempo e spesso e volentieri è anche ingiusta. Proviamo a vedere quali sono i modi per riuscire ad annullare la contravvenzione ed essere sollevati dal pagarla.

multa stradale
fonte foto: AdobeStock

Non è una novità che le multe stradali possono colpire in più di una occasione. Si può ottenere una contravvenzione per molte ragioni. Nella maggior parte dei casi, non sarà altro che una sanzione amministrativa, dove bisogna pagare una somma di denaro. Anche se a volte il reato è più grazie e ci sono sanzioni più pesanti, come il ritiro della patente, dell’automobile o altro ancora.

Le tipologie di multe più comuni in Italia sono per eccesso di velocità, o per l’accesso alle zone a traffico limitato. Ma anche per i divieti di parcheggio o chi si mette a guidare nelle corsie degli autobus. Comuni sono anche le multe per i pedaggi non pagati, soprattutto durante la bella stagione. In tanti hanno ricevuto una di queste multe. Vediamo quali sono le 5 cose da sapere per annullare queste multe.

Multe stradali, come annullarle: ecco 5 metodi da sapere

È improbabile che le violazioni del codice stradale “scompaiano” da sole di punto in bianco, a meno che non si paga la somma dovuta, come per chi prende la multa per l’aria condizionata accesa con auto in sosta. Molte persone preferisco pagarle entro cinque giorni per usufruire dello sconto. Tuttavia, non tutti sanno che ci sono diversi modi per risolvere o annullare le multe, come viene sottolineato dal portale Leggepertutti.it.

Attenzione alla notifica del verbale

Ci sono alcune volte in cui il proprietario dell’auto non può contestare immediatamente la multa, come accade ad esempio quando il vigile urbano lascia la notifica sul parabrezza dell’auto parcheggiata in divieto di sosta. Pensiamo ad esempio ad una multa per eccesso di velocità o accesso in un’area a traffico limitato. In questi casa la notifica arriva a casa.

È proprio qui che bisogna stare attenti, in quanto la multa non arriva poche settimane dopo dalla “trasgressione”, ma possono passare anche mesi. Per questo occorre sempre controllare quanto tempo sia trascorso tra la violazione e la data della notifica. Se supera i 90 giorni, ovvero tre mesi, si può chiedere l’annullamento della multa.

Vizio nel verbale della multa stradale

Un altro punto importante è quello di controllare il verbale per vedere se ci sono le basi di una contestazione. È importate che ci siano la data, il luogo e l’ora dell’infrazione ed è fondamentale che ci sia l’indicazione precisa delle norme violate dall’automobilista. Se si dimostra che a quell’ora o in quella data si era altrove è possibile impugnare la contravvenzione. Attenzione anche ai dati del veicolo scritti sul verbale, se non sono esatti la multa può essere annullata.

Se si prende una multa per eccesso di velocità, bisogna capire se l‘autovelox è stato segnalato agli automobilisti in maniera preventiva, altrimenti si può fare ricorso e rende la multa impugnabile nel caso di un mancato segnale. E nel verbale è importante che vengano indicate tutte le caratteristiche tecniche dell’apparecchiatura e la data della taratura.

Per coloro che prendono la multa per i pedaggi non pagati per la sosta nelle strisce blu, devono assicurarsi che in zona non c’erano parcheggi gratuiti. Per questo motivo l’automobilista, non in grado di scegliere, è stato costretto a sostare sulle strisce blu che indicano il parcheggio a pagamento.

Ricorso in autotutela

Se si pensa che si è nel giusto e si voglia procedere ad annullare la multa è possibile fare un ricorso in autotutela all’autorità che ha contestato l’infrazione. In questo caso basta mandare una raccomandata con l’avviso di ricevimento alla quale viene allegata la copia del documento di identità. È sicuramente una procedura economia, ma quasi totalmente inefficace.

È difficile che l’autorità riconosca un proprio errore ed annulli la multa. Questo succedo solo nel caso in cui l’errore è evidente ed è inevitabile che venga annullata. Uno di questi casi è quando il veicolo segnalato non appartiene al proprietario e quindi è semplice rilevare la propria estraneità ai fatti.

Ricorso al Prefetto

Un altro modo per annullare la multa stradale è quello di fare ricorso al Prefetto entro 60 giorni da quando si è avuta la notifica del verbale. Questo può essere presentato sia in modo diretto alla Prefettura oppure tramite raccomandata, allegando tutti i documenti del caso. Altrimenti è possibile inviarla all’autorità che ha contestato l’irregolarità e che deve inviarla al Prefetto.

Esattamente come il ricorso in autotutela, anche in questo caso è importante procedere solo se l’errore è evidente. Altrimenti è meglio evitare altrimenti c’è il rischio di ricorrere ad una morosità, in quanto il Prefetto tende a convalidare l’operato dell’autorità-.

Ricorso al Giudice di pace per multa stradale

Il ricorso Giudice di pace è questo il quinto ed ultimo modo da sapere per annullare la multa stradale. Ed è possibile procedere in due casi: se si è contro il verbale di contravvenzione realizzato dall’autorità; oppure se si è contro il provvedimento rigettato dal Prefetto, in questo caso bisogna procedere entro 30 giorni dalla notifica del verbale prefettizio.

In genere si ricorre al giudice di pace quando ci sono degli accertamenti un po’ più complessi da fare. Parliamo di testimoni o interpretazione di norme. In questo caso è più facile sperare che il giudice prenda in considerazione le ragioni del conducente, in quanto è un organo autonomo.

Si tratta di una procedura un po’ più complessa e costosa, in quanto è necessario rivolgersi ad un avvocato. Quindi bisogna pagare non solo le competenze del legale, ma anche i diritti di cancelleria. Se si preferisce presentarsi da soli, si deve tenere conto che ci vuole un dispendio non solo di denaro, ma anche di tempo. È consigliato fare ricordo al giudice di pace in caso di multe con importo molto elevato.

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