Vaiolo delle scimmie, l’allarme di Pregliasco: bisogna agire

Aumentano i casi di vaiolo delle scimmie e la preoccupazione inizia a salire. A parlare è stato Fabrizio Pregliasco. Per il virologo bisogna agire in fretta.

La ferita Covid è ancora aperta ma, ora, un altro problema sembra si stia palesando sempre più. Stiamo parlando del vaiolo delle scimmie. I casi, infatti, aumentano in modo consistente e sta facendo preoccupare non solo il popolo ma anche la sanità italiana.

Vaiolo delle scimmie, Fabrizio Pregliasco
Ansa Foto

Con il Covid, si sono conosciuti tanti virologhi che hanno detto la loro in un momento complicatissimo. Tra questi c’è stato il docente all’Università Statale di Milano, Fabrizio Pregliasco. Anche in questo caso, il virologo ha mostrato la sua strada da seguire per non peggiorare la situazione. La preoccupazione, infatti, sale sempre più.

Le informazioni su tale virus sono davvero tantissime. Questo perché la situazione è appena all’inizio. Molti si chiedono cosa fare per evitare il contagio da vaiolo delle scimmie. Anche in questo caso, il momento è decisamente delicato. Fabrizio Pregliasco ha dato la sua “ricetta” per non peggiorare la situazione. Pochi e semplice regole per non ripiombare in un incubo.

Vaiolo delle scimmie, parla Fabrizio Pregliasco: “Circoscrivere l’incendio finché è piccolo”

All’Adnkronos Salute, il virologo Fabrizio Pregliasco si è esposto su tale tema. L’esperto ha sottolineato, senza fare allarmismi, che bisogna agire. Bisogna: “Circoscrivere l’incendio finché è piccolo”. Se si riesce a are questo, nel giro di due mesi ci potranno essere, sottolinea il virologo, un massimo di cento casi. Diverso il discorso se si farà allargare l’area. In quel caso, lo scenario è di molto peggiore e porta a parlare di qualche migliaio di casi.

Pregliasco, dunque, induce ad agire nel più breve tempo possibile. Per il virologo, l’incendio va spento ora che è abbastanza limitato. Senza portare la situazione a sfuggire di mano. Anche perché, come riporta Monkeypox virus, l’OMS ha rilevato 257 casi confermati e altri 120 casi sospetti in 23 Paesi. Cosa che ha portato l’Organizzazione Mondiale della Sanità a una diffusione destinata ad aumentare.

Si parla, conferma Pregliasco, della volontà di avere un tracciamento efficace. Così da poter individuare casi sospetti e contatti stretti. Anche perché, come fa notare il virologo, dopo il Covid c’è una capacità organizzativa molto preparata per arginare questi casi. Anche se, Fabrizio Pregliasco fa notare come molto dipende dalla responsabilità dei singoli. I comportamenti e le segnalazioni, quindi, diventano fondamentali per non diffondere ulterioremente il virus.

Di certo, il vaiolo delle scimmie è da tenere sotto osservazione. Il virologo ha tracciato una netta scia da seguire. Di certo, di questo virus si ritornerà a parlare e vedremo come evolverà la situazione. Insomma, bisogna unire di nuovo le forze sia personali con la responsabilità sia con le istituzioni sanitarie che devono fornire le giuste informazioni.

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