Annusatori di puzze, quanto guadagnano? Cifra inaspettata

In Campania si è aperta la caccia al reclutamento ai annusatori di puzze. Ma sapete quanto guadagnano? La cifra potrebbe sorprendere.

Negli ultimi tempi siamo sempre più stati abituati a vedere nascere delle nuove posizioni. Alcune di queste, però, possono davvero sorprendere. Proprio come è capitato agli annusatori di puzze. Una nuova posizione che sarebbe ricercata dalla Regione Campania.

Annusatori di puzze
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Il bando è stato pubblicato dall’Arpac e prevede proprio l’assunzione dei cosiddetti “esaminatori di odori”. Una posizione molto importante e che servirà alla Regione per supportare le varie indagini per la caratterizzazione dei cattivi odori che sarebbero segnalati dalle varie zone.

Fin dall’annuncio, questa posizione ha innescato una grandissima curiosità. Per questo motivo, sempre più si sono interessati al possibile guadagno. Andiamo a vedere insieme non solo la paga promessa agli annusatori di puzze ma anche i requisiti per diveltarlo.

Quanto guadagnano gli annusatori di puzze?

La posizione da annusatore di puzze permette di guadagnare, secondo quanto riportato da Fanpage, 38 euro per una sessione di 3 ore. La cifra potrebbe sorprendere molti ma va all’interno di un ampio discorso. Per partecipare bisogna avere dei requisiti ben precisi come niente riniti, sinusiti o altri tipi di disturbi che possono incidere sull’olfatto. In questo contesto non rientrano neanche i soggetti allergici. Inoltre, basta avere il diploma di scuola media.

Ci sono anche altre regole da rispettare se si vuole agguantare la posizione. Nel bando Arpac, infatti, è specificato il fatto che non si debba fumare, mangiare, bere, unica eccezione è l’acqua, fare uso di caramelle o gomme da masticare 30 minuti prima dell’analisi oppure durante la prova. Altro punto fondamentale è avere una buona igiene personale. Infatti, nel bando si sottolinea il fatto di non interferire sulla percezione olfattiva generale a causa della scarsa igiene personale. In questo discorso, rientra anche l’altro estremo. Vietati, infatti, profumi, lozioni e deodoranti.

Il ruolo da annusatore di cattivi odori: c’è un precedente

I criteri, quindi, sono molto precisi e l’Agenzia chiede di lavorare 3 ore. Queste persone saranno utilizzate come un supporto alle indagini su miasmi ed emissioni odorigene. Tutto in applicazione alla tecnica dell’olfattometria dinamica. Come detto, saranno impiegati in sessioni di tre ore e la loro retribuzioni sarà in proporzione al servizio svolto in laboratorio.

Per raggiungere l’obiettivi si fa uso di un olfattometro. Questo strumento permette di diluire i campioni di aria che sono stati prelevati sul territorio. Successivamente si distribuiscono al panel di analizzatori che poi si esprimerà in merito tramite una “valutazione olfattiva”. Per chiunque volesse provare questa nuova avventura, ha la possibilità di fare domanda fino al 3 giugno. Una volta formalizzato il reclutamento, il laboratorio potrà essere totalmente operativo. Laboratorio situato a Caserta. Così da intervenire in situazioni di disagio. Cosa che, come svelato da Fanpage, si è già palesata lo scorso settembre nella zona del Giuglianese.

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