Auto, rivoluzione e svolta sul motore: cambia tutto, la data da cerchiare

Comunicata la data entro cui ci sarà una svolta importante per le auto: cosa cambia e l’anno da cerchiare in rosso sul calendario

Auto, rivoluzione e svolta sul motore: cambia tutto, la data da cerchiare
Auto (fonte fonte foto: AdobeStock)

Grande attenzione sul tema e sugli argomenti inerenti le auto, con importanti novità che porteranno cambiamenti, con una data, o per meglio dire l’anno da cerchiare in rosso sul calendario.

Al riguardo, andando nello specifico, sono emersi dettagli davvero importanti dalla riunione del Cite, il Comitato interministeriale per la transizione ecologica: come si legge su Il Giornale è stato stabilito infatti che la fine della produzione delle automobili con motore a combustione interna “dovrà avvenire entro il 2035“.

Questa, la notizia riportata che ben rende l’idea di una svolta; per quel che riguarda i “furgoni e i veicoli da trasporto commerciale”, la data da segnare in rosso è quella del 2040.

Il Giornale spiega che la decisone è stata maturata durante al quarta riunione del Cite, che ha visto la presenza del Ministro della Transizione ecologica, delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili e del Ministro dello Sviluppo economico.

Si tratta di una scelta che è in linea “con la maggior parte dei paesi avanzati”.

Auto, stop al motore a combustione interna dal 2035: elettrico, idrogeno e biocarburanti

Importanti novità dunque per quel che riguarda le auto, con la decisione assunta dal Cite che vedrà quindi nel prossimo futuro la fine delle produzione delle automobili con motori a benzina o diesel.

Un elemento di grande rilevanza riguarda l’inquinamento stradale, poiché, come spiega Il Giornale, si andrà dritti nella direzione dell’elettrico e delle altre forme che rappresentano una alternativa alla combustione, sebbene manchino ancora degli anni.

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A proposito del percorso intrapreso, il Giornale cita una nota pubblicata da AdnKronos, dove si legge che “occorre mettere in campo tutte le soluzioni funzionali alla decarbonizzazione dei trasporti”, seguendo una “logica di neutralità tecnologica”. 

Ad essere valorizzati saranno, si legge ancora, non solo i veicoli elettrici, ma si guarderà anche alle “potenzialità dell’idrogeno” e viene sottolineato quello che sarà “il ruolo imprescindibile dei biocarburanti in cui l’Italia sta costruendo una filiera domestica all’avanguardia”. Queste, le parole di Cingolani.

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